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L'Asst Valle Olona in cattedra a San Diego

La scleroterapia ha permesso una immediata interruzione del sanguinamento, senza sottoporre il paziente ad un intervento chirurgico tradizionale

L'Asst Valle Olona in cattedra a San Diego
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Presentato a San Diego, in occasione del convegno dell'American Society of Colon and Rectal Surgeons (ASCRS), l’abstract "Sclerotherapy treatment for rectal bleeding in a patient undergoing radiotherapy for prostatic cancer" – (Trattamento scleroterapico per sanguinamento rettale in un paziente sottoposto a radioterapia per cancro alla prostata ndr).

L'Asst Valle Olona in cattedra a San Diego

“Il lavoro”, spiega il dr. Giorgio Gasloli dell'ospedale di Busto Arsizio, “illustra il caso clinico di un paziente oncologico con cancro prostatico ad alto rischio, candidato a radioterapia in terapia anticoagulante, che non poteva iniziare la cura a causa di un sanguinamento rettale da un prolasso mucoemorroidario. Abbiamo deciso di sottoporre il paziente a scleroterapia emorroidaria con risoluzione del sanguinamento e, quindi, successivo inizio in breve tempo della radioterapia”.

Hanno collaborato alla stesura dell'abstract il Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, dr. Ildo Scandroglio, il dr. Roberto Casieri e il dr. Francesco Maria Carrano, Assistant Professor presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Medicina Traslazionale e Psicologia, Ospedale Sant'Andrea, Università la Sapienza, Roma.

I vantaggi riscontrati dalla ricerca

Quali sono i vantaggi? La scleroterapia ha permesso una immediata interruzione del sanguinamento, senza sottoporre il paziente ad un intervento chirurgico tradizionale invasivo il cui decorso avrebbe ancora di più ritardato l'inizio della radioterapia

Inoltre, non è stato necessario interrompere il trattamento anticoagulante del paziente per effettuare la procedura; il procedimento, non doloroso, è di facile effettuazione e non ha portato effetti collaterali importanti.

L'importante studio per gli Stati Uniti

Oltre a ciò va sottolineato che la procedura è molto interessante per i proctologi americani visto che il Polidiocanolo (il farmaco iniettato in sede emorroidaria) non è approvato da FDA (Food and Drug Administration) quindi non è ancora utilizzato negli Stati Uniti.
Infine, nel caso in cui il paziente dovesse riprendere a sanguinare si potrebbe, in tempi molto brevi, ripetere la procedura senza ritardare le sedute di radioterapia.

“Abbiamo iniziato ad effettuare la scleroterapia nell'ambito delle cure del Servizio Sanitario Nazionale dall'estate scorsa e, da allora ad oggi, sono stati trattati più di 40 pazienti con risultati incoraggianti”, conclude il dr. Glasloli.

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