Notte sospesa

La storia del medico che si è dimesso e ora fa dormire sospesi sulle montagne

Cristian Salaroli, 50 anni, lavorava come medico anestesista e rianimatore per il 118. Insieme alla moglie ha avviato la “Up Experience: safe and fun”

La storia del medico che si è dimesso e ora fa dormire sospesi sulle montagne
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Sognate di trascorrere la notte appesi su una parete di roccia, sospesi sul vuoto, a un’altezza di oltre 1.900 metri? Da oggi, e fino a settembre, potete vivere questa magica esperienza anche nelle valli bergamasche. A San Simone per l’esattezza, lungo la parete chiodata della falesia del Pizzo Rotondo.

Merito anche di Cristian Salaroli, 50 anni, medico anestesista e rianimatore che dopo aver lavorato per anni al 118, soccorrendo proprio chi restava ferito bloccato sulle montagne, ha deciso di avviare insieme alla moglie una società di consulenza per le attività di arrampicata. E tra queste quella de la “Notte sospesa”, un caso unico in Italia.

Amico di Claudio Rossi, infermiere in servizio sull’elisoccorso di Areu, travolto da una valanga a gennaio, Salaroli si è dimesso dall’ospedale ad aprile e ha fondato la “Up Experience: safe and fun”. Rivolgendosi alla società, grazie alla collaborazione di guide alpine, singoli appassionati o gruppi di amanti della montagna possono sperimentare anche corsi d’arrampicata (anche su ghiaccio), scialpinismo ed effettuare escursioni.

Ma tra gli obiettivi di “Up Experience: safe and fun” non c’è solo quello di accompagnare in totale sicurezza chi desidera vivere la montagna, ma anche di avvicinare quante più persone possibili a questo ecosistema.

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