Beneficienza

La solidarietà delle famiglie dei caduti e dispersi in guerra alla popolazione ucraina, tramite la Caritas

"Noi, orfano di guerra, non potevamo non contribuire a portare sollievo e supporto ai profughi ucraini"

La solidarietà delle famiglie dei caduti e dispersi in guerra alla popolazione ucraina, tramite la Caritas
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Si è tenuto questa mattina, 14 giugno, a Villa Recalcati l’incontro dedicato alla solidarietà che ha visto collaborare in sinergia le Istituzioni e le Associazioni a supporto dei profughi ucraini ospiti in provincia di Varese.

Le forze della solidarietà a villa Recalcati

L'evento si è tenuto alla presenza del Prefetto della Provincia di VareseSalvatore Pasquariello, del Presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli, del Responsabile della Caritas Decanale di Varese Don Marco Casale e del Presidente del Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra Sergio Ferrario,
accompagnato da alcuni associati. Per la Provincia ha preso parte anche Alberto Barcaro, Consigliere delegato alla Protezione Civile.

“Ci eravamo lasciati qualche mese fa, quando il Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra aveva raccolto una somma in denaro a sostegno dei profughi ucraini ospiti sul nostro territorio - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Varese - L’Amministrazione provinciale ha demandato la gestione del fondo raccolto alla Caritas e, oggi, sono orgoglioso di ospitare questo incontro che ha per protagonista la solidarietà e la sinergia tra Istituzioni ed Associazioni per il bene di chi, in questo momento, ha più bisogno. Ringrazio il Presidente Ferrario e tutta l’Associazione per il gesto di solidarietà compiuto”.

"Noi, orfani di guerra, non potevamo non fare la nostra parte"

“Dopo così tanti decenni mai avremmo pensato di vedere tornare la guerra in Europa. Citando Papa Francesco, 'La guerra è una sconfitta dell’umanità' e prima ancora Papa Paolo VI 'Mai più la guerra!' e proprio noi, orfani di guerra, non potevamo non contribuire a portare sollievo e supporto ai profughi ucraini – ha messo in evidenza Sergio Ferrario, Presidente del Comitato Provinciale dell’Associazione - Anche grazie al vostro interessamento abbiamo destinato la donazione alla Caritas perché non potevamo rimanere insensibili davanti a chi non ha più una casa o una famiglia”.

Il Prefetto della Provincia di Varese ha dichiarato: “Esprimo un sentimento di profonda gratitudine per il vostro gesto e per la vostra testimonianza che ci permette di immedesimarci ancora di più nella tragedia vissuta da tante famiglie che si sono trovate senza sicurezze da un giorno all’altro. Un gesto che potrà lenire le loro sofferenze, un monito per tanti a fare il possibile perché questa conflitto finisca il prima possibile e un esempio di solidarietà per l’intera comunità”.

“Mi unisco al vostro appello affinché finisca il prima possibile quella che Papa Giovanni Paolo II definì 'un'avventura senza ritorno: la guerra' - ha sentenziato Don Marco Casale – La Caritas è d’aiuto nel guarire i segni che la guerra sta provocando nel corpo e nell’anima dei profughi. Mi unisco al ringraziamento all’Associazione: sono più di 120 le persone accolte da noi in questi 3 mesi, si tratta soprattutto di madri con bambini. Il contributo che abbiamo ricevuto è stato
utilizzato inizialmente a supporto delle famiglie ospitanti, in seguito è stato impiegato per gli alimenti e le spese mediche dei profughi. Il prossimo passo sarà trovare un lavoro a queste persone e, successivamente, una casa. Grazie alla donazione, potremo versare un anticipo all’affitto delle case che troveranno”.

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