Venegono

La lettera a don Roberto: "Non si faccia montare la testa dai 'modernoni'"

Tra le colonne del foglio informativo parrocchiale, la replica: "Se qualcuno vuole prendere il mio posto, si accomodi"

La lettera a don Roberto: "Non si faccia montare la testa dai 'modernoni'"
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Una lettera anonima al parroco della comunità di Venegono, don Roberto Rossi, in cui un fedele lamenta una forse eccessiva "pacatezza" del prevosto. Che dal suo replica: "Se qualcuno vuole prendere il mio posto, si accomodi".

Venegono, modernità e lettera al parroco

Una lettera anonima che, evidentemente, ha colpito don Roberto, che per ben due volte ne ha parlato fra le colonne del foglio informativo della parrocchia. La prima in quello del 24 settembre, in occasione della Festa della Comunità, una novità per il calendario parrocchiale:

"Una mia detrattrice che mi ha scritto una lettera 'anonima' mi ha chiesto: che cosa è questa modernità? Le rispondo da queste colonne perché non so chi sia (ma prego per lei). È il desiderio anzitutto di ritrovarci nella celebrazione dell’eucaristia che rinsalda i vincoli di unione e di fraternità tra le due parrocchie che compongono la nostra Comunità Pastorale da 15 anni. Insieme vogliamo ringraziare il Signore per il dono della fede che ci è stata trasmessa dalle generazioni passate e che siamo chiamati a testimoniare a partire dalla comunione tra noi".

La seconda in quello di domenica 1 ottobre, dove don Roberto è tornato a farvi riferimento rispondendo all'anonimo corrispondente, partendo da alcune critiche e inviti per poi aprire una riflessione più ampia sull'Assemblea generale ordinaria del sinodo dei Vescovi, sui suoi temi e i suoi obiettivi.

Rispondendo

"In essa (la lettera, ndr) sono invitato, dopo tanti anni che sono 'pacatamente e timidamente' in questa Comunità, a non lasciarmi 'montare la testa dai modernoni del Consiglio Pastorale, che mandano alla deriva la Chiesa' - ha riportato don Roberto -  Mi si invita a farmi valere più che mai 'prima che qualcun altro prenda il mio posto', ad avere più 'grinta'. Insomma dovrei fare il parroco vecchio stile che decide e comanda senza ascoltare nessuno.

Rispondo a tali inviti, gentilmente declinandoli. E se qualcuno vuole prendere il mio posto, si accomodi. Non intendo infatti vivere il ruolo di Responsabile della nostra Comunità se non dentro una Chiesa 'sinodale', cioè come membro del popolo di Dio che insieme cammina non alla deriva ma verso il Regno di Dio".

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