Inclusione e videogiochi: L'Arca ha portato "Game On" in Frera
Lo staff de L'Arca: "Siamo convinti che la tecnologia abbia un potenziale enorme dal punto di vista pedagogico, comunicativo e inclusivo"

Gioco, sviluppo, comunità. Ecco gli ingredienti della prima sessione di videogaming condiviso del progetto "Game on: gaming senza barriere" de L’Arca Società Cooperativa Sociale, finanziato da Fondazione Comunitaria del Varesotto e pensato per l’apprendimento educativo creativo e l’inclusione sociale dei giovani con disabilità ospiti dell’ente.
Davanti allo schermo c'è spazio per tutti
Di fronte al mega schermo della Sala Eufonica della Biblioteca Frera di Tradate e in occasione del lancio della Welfare Week, i ragazzi e lo staff de L’Arca hanno accolto gli alunni della II B dell’Istituto Pavoni per un pomeriggio dinamico e coinvolgente, tra giochi di competizione e collaborazione e all’insegna del divertimento e della costruzione di esperienze significative tra pari.
Il progetto
Il progetto, già attenzionato dai tecnici della fiera nazionale Handimatica (tenutasi a Bologna lo scorso novembre, ndr), coinvolgerà per 11 mesi bambini e ragazzi con e senza disabilità in attività di gaming inclusivo, per l’approfondimento delle potenzialità di questa disciplina e per esplorare metodologie educative innovative e digitali.
"Attraverso l’utilizzo di console adattate, videogiochi comuni e strategie di community building – spiega lo staff de L’Arca – “Game on” vuole costruire uno spazio sicuro ed inclusivo, dove abbattere le barriere sociali, imparare a cooperare divertendosi e generare un impatto positivo sulla comunità di riferimento. Vedere i ragazzi condividere l’esperienza di gioco, comunicare, immergersi gli uni nei panni degli altri, collaborare e, soprattutto, ridere insieme, è stato davvero emozionante e significativo. Siamo convinti che la tecnologia abbia un potenziale enorme dal punto di vista pedagogico, comunicativo e inclusivo e con questo progetto speriamo di diffondere un messaggio educativo anche alle sempre più famiglie che si trovano a gestire il tempo di gioco dei figli: perché non scegliere un videogame insieme e avventurarsi in una partita condivisa? Sarà bellissimo, al taglio del traguardo, rielaborare il vissuto di gioco, scoprire nuove abilità e, soprattutto, esplorare sfaccettature inedite del talento, della personalità e delle emozioni di genitori e figli".
Il progetto, ormai giunto al giro di boa, continuerà all’interno delle mura dei Centri Diurni de L’Arca sino ad ottobre, mese in cui l’ente, in collaborazione con i finanziatori e i partner del territorio, organizzerà una seconda sessione di gaming condiviso aperta al pubblico.