Il testamento come atto d'amore verso il futuro
A Varese un incontro per scoprire come i lasciti solidali trasformano la generosità in progetti concreti per le persone più fragili
La generosità può superare i confini del tempo e della vita stessa. È questa la convinzione che ha animato l'incontro "Un lascito solidale: il futuro del verbo donare", tenutosi martedì 13 maggio nella Sala Verde di Villa Recalcati a Varese. L'evento, promosso dalla Fondazione Renato Piatti, ha riunito cittadini, professionisti e sostenitori per esplorare una forma particolare di donazione: quella che si realizza attraverso un lascito testamentario, capace di generare benefici concreti anche dopo la scomparsa di chi compie il gesto.
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Una visione che va oltre l'esistenza
Il presidente della Fondazione, Emilio Rota, ha aperto i lavori con una riflessione profonda sul significato di guardare oltre la propria esistenza terrena.
"Io credo che il destino vada un po' accompagnato, che vuol dire guardare oltre la nostra umana esistenza. Un lascito è qualcosa che arriva dopo che noi abbiamo percorso la nostra vita. Scegliere di fare un lascito ad una realtà come Fondazione Piatti vuol dire garantire una migliore qualità di vita, una maggior possibilità di crescita dei servizi e dei sostegni per le persone con disabilità", ha dichiarato.
Il presidente ha poi sottolineato come questa scelta rappresenti un modo concreto per lasciare un'impronta positiva nella comunità.
Superare i tabù per abbracciare la solidarietà
Stefano Malfatti, presidente del Festival del Fundraising, ha illustrato attraverso dati e casi concreti il valore sociale ed etico del testamento solidale. La sua analisi ha evidenziato come questa forma di donazione stia gradualmente superando le resistenze culturali che per lungo tempo l'hanno circondata.
"Scegliere un lascito solidale significa avere uno sguardo lungo, capace di prendersi cura degli altri anche oltre la vita. È un gesto che sta finalmente superando il tabù del testamento, diventando una scelta consapevole e profondamente umana", ha spiegato Malfatti, evidenziando l'evoluzione culturale in atto.
Progetti realizzati grazie alla fiducia dei donatori
In conclusione Franco Radaelli, direttore generale della Fondazione Renato Piatti, ha fornito esempi concreti dell'impatto trasformativo dei lasciti ricevuti.
"Il valore dei lasciti è enorme ed innegabile proprio dal punto di vista concreto - ha dichiarato Radaelli - L'ultimo lascito che abbiamo ricevuto ci ha permesso di realizzare il centro multiservizi della Brunella a Varese".
Il direttore ha poi approfondito il significato più profondo di questi gesti, sottolineando come rappresentino un segno di fiducia nella missione dell'organizzazione e un richiamo a una responsabilità sempre maggiore.
Le parole di Radaelli hanno toccato anche il valore sociale più ampio del fenomeno:
"Accanto a questo è segno di una società civile, che crede nel valore della solidarietà e che crede che la ricchezza vada destinata anche per il bene comune che poi è il bene di tutti".
Il direttore ha concluso con una riflessione personale particolarmente toccante:
"A titolo personale, mi sento poi di aggiungere che fare testamento, è anche un'opportunità per generare vita, per non permettere alla morte di scegliere al posto nostro".
Chiarimenti tecnici e confronto con il pubblico
La presenza del notaio dottor Rovera ha garantito la qualità delle informazioni tecniche e legali fornite ai partecipanti. Il professionista ha chiarito gli aspetti pratici della redazione di un testamento solidale, contribuendo a demistificare gli aspetti burocratici che spesso scoraggiano chi vorrebbe compiere questo gesto. La sessione dedicata alle domande e risposte ha dimostrato il grande interesse del pubblico, con numerosi quesiti pratici che hanno evidenziato l'importanza di un'informazione chiara e accessibile su questi temi.
Questo scambio ha confermato quanto sia essenziale creare occasioni di confronto su tematiche che, pur toccando aspetti delicati dell'esistenza umana, rappresentano opportunità concrete per contribuire al benessere collettivo.
Un sostegno fondamentale per il futuro
Per la Fondazione Renato Piatti, i lasciti solidali costituiscono una risorsa strategica per assicurare la continuità dei propri servizi e per sviluppare nuovi progetti destinati alle persone più vulnerabili della comunità. Chi desidera ottenere informazioni personalizzate può contattare la Fondazione al numero 378 3031512 o scrivere all'indirizzo email sostenitori@fondazionepiatti.it per scoprire come anche un piccolo gesto possa lasciare un'impronta duratura nel tempo.