Busto Arsizio

Il ricordo di suon Bianca Silvestri, a 30 anni dalla scomparsa

Una giornata i ricordi e commemorazione per la suora-infermiera che ha lasciato una forte impronta nell'ospedale di Busto Arsizio

Il ricordo di suon Bianca Silvestri, a 30 anni dalla scomparsa
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Ieri, martedì 13 dicembre, presso la Sala Riunioni del Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio che porta il suo nome, è stata ricordata Suor Bianca scomparsa 30 anni, fa esattamente il 22 giugno 1992, dopo una malattia.

Suor Bianca Silvestri, il ricordo dell'ospedale di Busto

Suor Bianca è stata per circa 20 anni Direttrice della Scuola Infermieri Professionali di Busto Arsizio. Diventò Direttrice molto giovane, ma si distinse fin da subito per una grande preparazione professionale e per una notevole capacità direzionale.

Era infermiera abilitata a funzioni direttive, studiò all'Università di Roma Scienze Infermieristiche, viaggiando con passione anche la notte in treno per raggiungere la sede tutti i giorni per poi ritornare a riprendere l attività il giorno seguente.

Il pomeriggio di ieri è iniziato con la Santa Messa a lei dedicata, poi si è passati agli interventi in suo ricordo.

La Dott.ssa Cristina Rota, Responsabile dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico, ha sottolineato il bisogno di ricordare alle generazioni dei nostri tempi come lei rappresenti ancor oggi un esempio, essendo portatrice di valori che guidano l'agire quotidiano, riconoscendola come una maestra spirituale, ma al contempo razionale e pragmatica nel suo instancabile lavoro. La definisce "Suora della Carità intelligente, volitiva e determinata".

Renzo, il nipote, ricorda la zia, più grande di lui di solo 12 anni, come una "personalità esuberante, dotata di molti talenti tra i quali il canto". A 21 anni d'età, età in cui ai tempi si diventava maggiorenni, comunicò alla famiglia di voler donare la vita a Dio. Aveva solo la licenza
elementare, cosa comune per le donne dei tempi, ma voleva migliorarsi e infatti continuò il suo percorso fino a frequentare l'Università. Il suo sogno era "vedere maggiore professionalità nel trattare il malato".

In tanti la ricordano con amore, l'ex Ministro della Sanità, Mariapia Garavaglia, pur non potendo essere presente alla sua commemorazione, ha tenuto a trasmettere una nota ricordandola come "una persona cara e speciale, che ha ospitato a casa sua a Roma nei suoi anni di studio, mantenendo sempre un pensiero rivolto al suo lavoro presso l'Ospedale di Busto Arsizio".

Durante il pomeriggio, il nipote Renzo ha donato un quadro all'ASST Valle Olona, quadro che l'autore Fratel Venzo, padre gesuita, aveva a sua volta regalato a Suor Bianca nel 1984.

Il premio Suor Bianca

E stato infine istituito ufficialmente il premio Suor Bianca che la Direzione Generale ha deciso di bandire in suo onore con lo scopo di creare un circolo di comportamenti virtuosi in ASST Valle Olona, che da un lato promuova lo studio e la ricerca, dall'altro lato incentivi una sana competizione professionale e relazionale.

La prima edizione sarà nel 2023 e sarà attribuito a chi si sarà distinto nel SAPERE, nel SAPER FARE e nel SAPER ESSERE premiando lo studente più meritevole che realizzerà la migliore tesi.

Il Direttore Socio Sanitario, Dott. Marino Dell Acqua, ha tenuto a porre l'accento proprio su questo punto:

"Saper essere è la base per rapportarsi con gli altri e Suor Bianca era un esempio per tutti. E importante che gli infermieri siano in grado di relazionarsi e di aumentare la capacità di ascolto: elementi essenziali per svolgere bene il proprio lavoro".

Il Premio sarà costituito da un fondo aziendale e dal contributo del nipote di Suor Bianca, Renzo; verrà costituita un apposita Commissione che si occuperà di redigere il Regolamento del Premio, dettagliando criteri e requisiti di attribuzione che verranno resi pubblici.

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