teatro e solidarietà

I ragazzi di Fondazione Piatti in scena al Manzoni di Busto Arsizio

Venerdì 15 dicembre la compagnia “Gli Stra-ordinari”, formata dagli ospiti del polo bustese della Fondazione, è stata protagonista dello spettacolo teatrale "L'isola che non c'è"

I ragazzi di Fondazione Piatti in scena al Manzoni di Busto Arsizio
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Dopo due anni di lezioni di teatro Katia, Elena, Mara, Rosalba, Giovanna, Sandra, Bruno e Anna Paola, ragazzi con disabilità, residenti nel Centro Bustese di Fondazione Renato Piatti, hanno potuto mettere alla prova le loro competenze, in una performance alquanto originale andata in scena venerdì 15 dicembre sul palco del Teatro Manzoni di Busto Arsizio. La compagnia teatrale de “Gli Stra-ordinari”, ha infatti portato sul palco lo spettacolo “L’isola che non c’è”, restituzione del laboratorio teatrale a cui gli otto ragazzi hanno partecipato all’interno della struttura.

Lo spettacolo l'Isola che non C'è

Il laboratorio teatrale ha permesso ai partecipanti di esprimere e riconoscere le proprie emozioni, risvegliare ricordi, imparare a collaborare, rispettare gli altri per arrivare a comprendere che ciascuno di noi con la sua unicità, con le sue peculiarità e anche con le sue fragilità può scoprirsi e ri-scoprirsi come un importante e insostituibile pezzetto per la riuscita non solo di uno spettacolo… ma anche della propria vita. Un messaggio semplice, ma entusiasmante, che gli attori hanno deciso di condividere con più persone possibili, portandolo in scena.

Gli spettatori hanno così potuto vivere un'esperienza unica e coinvolgente, testimoniando la straordinaria abilità degli artisti sul palco e la potenza dell'arte nel superare le differenze.

La restituzione del lavoro della comunità di Fondazione Piatti

La buona riuscita di questo spettacolo però non sarebbe stata possibile senza la collaborazione di tutti i residenti della struttura. Le spettacolari scenografie che hanno circondato gli 8 protagonisti infatti, sono state il frutto di settimane di lavoro di tutti gli altri ragazzi e ragazze, che le hanno realizzate con l’aiuto degli operatori. Ha affermato Massimiliano Arosio, Direttore Servizi della Fondazione Piatti, commentando il progetto:

“Lo scopo di progetti come questo è sempre quello di migliorare la qualità di vita di ciascuno di loro. Il nostro compito è quello di affiancare, supportare, guidare, rispettare i nostri ospiti, ed essere per loro un ponte, nella ricerca di relazioni significative e gratificanti. Ciascuno con i propri talenti dà il suo contributo per una causa comune e questo porta loro a ri-scoprirsi e a trovare il loro ruolo all’interno della comunità”

La serata, che ha riscosso un grande successo da parte di tutta la comunità bustese, ha così dimostrato il potere inclusivo e trasformativo del teatro nel creare connessioni e abbattere le barriere.

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