Saronno

Duecento alberi danneggiati a Saronno, Casali: "Piano straordinario per la sostituzione"

L'assessore: "Negare il cambiamento climatico è come essere terrapiattisti". E traccia la via: più piante, cespugli, via l'asfalto dai marciapiedi e boschi verticali

Duecento alberi danneggiati a Saronno, Casali: "Piano straordinario per la sostituzione"
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Bilancio nero per il verde pubblico saronnese dopo i nubifragi della scorsa settimana: almeno 200 alberi danneggiati, fra sradicati e compromessi.

Alberi danneggiati dal maltempo, Casali: "Serve un piano straordinario"

Una prima stima, ancora provvisoria e destinata con tutta probabilità a crescere, quella stilata dall'Ufficio Verde del Comune di Saronno, al lavoro in sinergia con i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e le forze dell'ordine per gli abbattimenti, le rimozioni e la messa in sicurezza delle piante cadute e danneggiate da vento e grandine e la pulizia di strade, tombini e caditoie.

“Purtroppo è una situazione molto difficile che riguarda non solo il verde pubblico cittadino, ma anche moltissimi privati, che sappiamo essere in difficoltà - spiega l'assessore Franco Casali - Da subito, l’Amministrazione ha messo a disposizione 190.000 euro per i primi interventi urgenti. Ma buona parte del patrimonio arboreo pubblico andrà sostituito con un piano straordinario pensato ad-hoc, per il quale dovremo recuperare fondi molto più cospicui e attendere la stagione propizia per la messa a dimora”.

Non secondario sarà riuscire a trovarle nei vivai, per far fronte a richieste che non saranno solo di Saronno.

"Negare il cambiamento climatico è come essere terrapiattisti"

“Negare i cambiamenti climatici e le loro devastanti conseguenze, equivale, oramai, ad essere dei terrapiattisti – continua Casali - Se non vogliamo consegnare ai nostri figli e nipoti un pianeta invivibile, dobbiamo prenderne atto e lavorare, tutti assieme, a programmi di adattamento e contrasto. Per diminuire il rischio di questi eventi estremi, dobbiamo lavorare per ridurre le isole di calore in un territorio che come sappiamo è stato negli anni troppo urbanizzato, e mettere a dimora molte più piante di quanto siamo in grado di fare oggi - continua l'assessore - Per esempio, possiamo rimuovere l'asfalto dai parcheggi pubblici e privati e renderli drenanti con autobloccanti su cui seminare erba adatta. Possiamo predisporre boschi verticali dove possibile e piantumare mettendo cespugli dove non è possibile mettere alberi. Servirà lavorare insieme a Regione Lombardia, perché la questione non riguarda soltanto noi”.

La revisione dei regolamenti edilizio e del verde, attualmente in corso, sarà l'occasione per mettere a punto delle misure specifiche che possano ridurre i rischi dovuti a questi episodi che, purtroppo, sono davvero molto difficili da controllare e inediti, con questa intensità e frequenza, sul nostro territorio. Un'emergenza che la politica, locale e nazionale, non può più ignorare.

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