Castelseprio

Dopo una vita al servizio dei clienti il panificio Fratelli Canavesi ha abbassato la serranda

Con il 2023 si è chiusa la storia del panificio di Castelsperio, gestito da Giovanni e Costante Canavesi.

Dopo una vita al servizio dei clienti  il panificio Fratelli Canavesi ha abbassato la serranda
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Ha abbassato la saracinesca un negozio che a Castelseprio era più un’istituzione che un’attività commerciale.

Il panificio Fratelli Canavesi ha salutato i suoi clienti

Con il 2023 si è chiusa anche la storia del panificio «Fratelli Canavesi». La sua storia è legata a quella di una famiglia che ha visto i fratelli Giovanni e Costante ereditare la vetrina aperta nel 1959 da papà Francesco e mamma Teresa. Il panificio di Castelseprio è l’esempio di un mondo che non c’è più, quando il lavoro era un mestiere e la passione e la dedizione facevano la differenza. Senza mai un giorno di pausa fino al dicembre 2023 Giovanni, con l’aiuto della moglie Luisa, e il fratello Costante hanno tramandato una vera e propria tradizione famigliare. Un legame che parte da lontanissimo, quando Giovanni al seguito del padre andava a fare il garzone a Milano, imparando con gli occhi quello che sarebbe diventato il lavoro della sua vita. L’ingrediente che però nessuno può comprare è l’attenzione alla propria clientela. Le consegne a mano, conoscere i gusti di chi si rivolgeva in una delle ultime botteghe di paese ancora aperte.

Quattro generazioni dietro al bancone

«Noi abbiamo sempre proposto un tipo di pane che non si trova più, ora è tutto industriale - spiega Giovanni – ma noi rappresentavamo a differenza dei grandi centri commerciali anche un punto di ritrovo. Qui le persone si incontravano e chiacchieravano di Castelseprio». L’insegna Fratelli Canavesi prima di spegnersi ha servito quattro generazioni di Sepriesi e questi hanno messo in atto una piccola processione negli ultimi giorni d’attività. «Non mi aspettavo così tanto affetto – spiega ancora Giovanni – arrivavano anche con dei piccoli doni graditissimi. Non ho ancora avuto modo di realizzare la fine di questa parentesi, mettiamo a posto il negozio e chiudiamo tutte le pratiche poi ci penseremo. In tanti ci hanno chiesto di proseguire ma era tempo di dire basta». Non certo per questioni economiche, nonostante l’ormai longeva concorrenza degli ipermercati l’attività avrebbe proseguito a gonfie vele per dieci anni, ma per rispetto di un mestiere che chiede molti sacrifici. Una vita al servizio dei propri clienti e anche nel commiato c’è un pensiero a quest’ultima. Recita il cartello affisso per salutarla: «Vogliamo porgere un sentito e sincero ringraziamento a tutti i nostri cari clienti, per il sostegno e la fiducia accordata per tutti questi decenni, e che con piacere e passione abbiamo servito».

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