Gavirate

Dalla Sacra Famiglia di Cocquio al set della prima webserie poliziesca con attori disabili

“Tito e Sibilla e gli insoliti sospetti” è il titolo della webserie che vede gli ospiti disabili della residenza di Fondazione Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago interpretare un intricato caso: la sparizione del pallone firmato da Dybala di Omar, ospite della struttura varesina

Dalla Sacra Famiglia di Cocquio al set della prima webserie poliziesca con attori disabili
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L’evento di presentazione della webserie si terrà venerdì 24 giugno alle ore 19.00 a Gavirate con un ‘red carpet’ a cui parteciperanno tutti gli attori protagonisti.

Webserie poliziesca con gli ospiti della Sacra Famiglia

Gli ospiti della residenza di Fondazione Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago sono gli attori protagonisti della webserie “Tito e Sibilla e gli insoliti sospetti” che verrà presentata venerdì 24 giugno alle ore 19.00 a Gavirate presso il cinema Garden in via IV Novembre, 17.

Un caso da risolvere

Tito e Sibilla, una giovane coppia di investigatori interpretati da Gianluca (24 anni) e Pilar (41 anni) sono chiamati dalla direttrice della struttura di Cocquio per andare a caccia di indizi e risolvere un intricato caso: chi ha sottratto al giovane Omar, super tifoso della Juventus, il pallone autografato dal celebre campione Paulo Dybala?

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"Uno sguardo ironico sulla disabilità"

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto e realizzato grazie alla cooperativa Totem di Varese, ha visto il coinvolgimento di circa 20 ospiti della Residenza per disabili-RSD di Cocquio Trevisago, oltre agli educatori e al personale della struttura.

"L’idea che sta alla base di questo laboratorio cinematografico è introdurre uno sguardo ironico sulla disabilità - commenta la direttrice della sede di Cocquio di Sacra Famiglia, Laura Puddu - che vogliamo rappresentare come una possibile normalità, senza quello sguardo vagamente pietistico e di sofferenza che a volte l'accompagna".

"Questa attività ha un forte taglio educativo per l’ospite - continua l’educatore Cristian Inclimona, responsabile del progetto - perché offre la possibilità di sperimentare e di soddisfare i propri bisogni di relazione, di espressione, di immaginazione e di fantasia, attraverso un linguaggio artistico. Contiamo così di contribuire a modificare l’immagine stereotipata della disabilità".

Di seguito il trailer della webserie:

 

Gli episodi verranno pubblicati sul profilo Facebook di Fondazione Sacra Famiglia @FondazioneIstitutoSacraFamiglia

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