Emergenza

Dalla Germania per costruire il tetto distrutto dei genitori

Daniele Tartaro è partito dalla Baviera con materiale e manodopera per aiutare i genitori con la casa devastata dalla grandine.

Dalla Germania per costruire il tetto distrutto dei genitori
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Il tetto di Maria Battiata è stato completamente distrutto dalle violente grandinate degli scorsi giorni a Gerenzano e, nella disperazione generale di ritrovarsi senza copertura con altre precipitazioni previste, un faro di luce e di speranza è arrivato da suo figlio Daniele Tartaro, che da anni lavora in Germania.

Appena ha saputo della drammatica situazione in cui versava la sua famiglia, ha chiesto aiuto al suo datore di lavoro e ad alcuni colleghi che, senza pensarci un attimo e senza nemmeno conoscere i suoi genitori, hanno subito accettato di dare il loro contributo. Ed è così che sono subito partiti da Holzkirchen, comune della Baviera, e, dopo quasi sei ore di viaggio e 507 chilometri percorsi, sono arrivati a Gerenzano con un furgone pieno di legname e guaina per rifare il tetto sventrato.

Dalla Germania per costruire il tetto distrutto dei genitori

“Sono arrivati giovedì e, dopo due giorni intensi di lavoro, sono ripartiti sabato, assicurandosi che il tetto fosse in sicurezza in vista delle nuove intense precipitazioni previste. Il nostro obiettivo era evitare infiltrazioni d’acqua e quindi avevamo bisogno almeno di una copertura provvisoria sopra la testa, ma in zona erano introvabili in poco tempo legname e guaine – racconta la gerenzanese, ancora sotto choc per le drammatiche conseguenze del maltempo – Non volevamo far preoccupare nostro figlio, a così tanti chilometri di distanza, e per questo inizialmente io e mio marito Vito gli avevamo raccontato poco. E’ stato lui che, tramite i social e i contatti con i suoi vecchi amici, si è reso conto della reale situazione a Gerenzano e ha deciso di venire subito”.

Il generoso gesto di Daniele Tartaro e dei suoi colleghi ha scaldato i cuori dei suoi genitori, fortemente provati:

“Ci ha commosso quando ci ha detto che non riusciva a rimare lì, sapendoci in così grossa difficoltà e che, visto che in passato l’abbiamo sempre aiutato e sostenuto, ora era arrivato il momento di ricambiare”.

"Non ci saremmo mai aspettati una tale generosità"

Daniele Tartaro, 33 anni, ormai da vari anni ha lasciato la sua Gerenzano in cerca di fortuna all’estero e ora vive felicemente in Germania con la sua nuova famiglia:

“La prima esperienza è stata tanti anni fa in Australia, quando come molti ragazzi europei è partito per coltivare le sterminate distese agricole di quella terra lontana. Poi si è trasferito in Germania, dove si è da subito trovato bene. Lì ha conosciuto la sua attuale moglie e, dopo il matrimonio, è nata nel 2017 la loro bambina. Anche nostra nuora Katerina si è data molto da fare per il trasporto della legna e per questo la ringraziamo. Vivono in Baviera, dove hanno ristrutturato, con l’aiuto del padre, una vecchia casa tipica della zona e, da meno di un anno, lavora in un’impresa che realizza solo case di legno”.

Per questo avevano a disposizione una grande quantità di legname, che hanno potuto portare anche a Gerenzano: “Abbiamo pagato solo il legname e il trasporto, ma la guaina, i chiodi, l’attrezzatura e la manodopera ci sono stati gentilmente offerti dall’impresa. Non ci saremmo mai aspettati un gesto di così grande generosità da persone che nemmeno conosciamo. Evidentemente mio figlio è riuscito in poco tempo a costruire un rapporto di così grande fiducia e a meritare la stima del proprietario, che quindi ha deciso di aiutarci.

Nell'emergenza si può scoprire una grande umanità

Nella disperazione di quei giorni, abbiamo avuto la fortuna di beneficiare di un esempio di grande umanità”. Ma sono anche tanti altri i piccoli, ma preziosissimi, gesti di solidarietà ricevuti:

“Un nostro amico è intervenuto con il suo trattore personale per rimuovere le macerie, visto che non si trovava nessun mezzo disponibile. In tanti ci hanno aiutati, anche vecchi amici di mio figlio che non vedeva da più di 10 anni. Nel momento del bisogno, per fortuna sono tante le persone che dimostrano di avere un cuore”.

Grazie ai contatti del marito, che lavora nell’edilizia, la famiglia Tartaro, che vive in una casa di corte bifamiliare in via Fagnani 19, è riuscita a procurarsi le tegole in zona per proseguire i lavori:

“Per fortuna siamo riusciti a trovarli con prezzi leggermente aumentati, ma non esagerati, perché in questo periodo si sta assistendo a una speculazione vergognosa sulla disperazione della gente”.

Purtroppo ha subito ingenti danni con la grandine anche l’abitazione della madre a Turate:

“Anche il suo tetto è andato distrutto, essendo una casa abbastanza datata, ma mio marito non è potuto intervenire, essendo già molto impegnato a casa nostra. Ci siamo quindi rivolti a un’azienda per avere almeno un telo provvisorio come copertura e, nonostante i 600 euro richiesti tutti subito, alla prima pioggia la casa si è allagata nuovamente, probabilmente perché i lavori non erano stati effettuati a regola d’arte”.

L’esperienza delle violente grandinate ha quindi insegnato che, di fronte alle emergenze, c’è chi dà l’anima per aiutare il prossimo in difficoltà e chi purtroppo se ne approfitta, speculando sul dolore altrui.

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