Cronaca

Ancora zero euro da Regione e assicurazioni dopo la grandinata

Nonostante siano passati 7 mesi e ci siano più di 2 milioni di euro di danni, il Comune di Turate non ha ricevuto aiuti.

Ancora zero euro da Regione e assicurazioni dopo la grandinata
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«Nonostante 20 edifici comunali su 22 siano stati danneggiati e i due milioni e mezzo di euro di danni, non abbiamo ancora ricevuto rimborsi assicurativi e contributi da Regione o Stato».

Così l’Amministrazione comunale di Turate, guidata dal sindaco Alberto Oleari, ha comunicato alla cittadinanza la critica situazione in cui versa il patrimonio pubblico e fatto capire alla cittadinanza gli ingenti sforzi che il Comune sta effettuando o ha effettuato per riparare gli ingenti danni della grandinata dello scorso luglio.

I lavori di ricostruzione sono stati finanziati solo con fondi comunali

Come spiegato dall’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mason, settimana scorsa sono partiti i lavori per il rifacimento dei tetti della biblioteca (115mila euro), della «Casa dell’associazione» e della sede della Caritas (70mila euro), ma sono anche altri gli interventi già effettuati:

«In via prioritaria, già la scorsa estate prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, siamo partiti dalle scuole e in particolare dalla palestra della scuola elementare con la sostituzione di lucernari e vetri e con vari interventi di manutenzione, per un importo di 26.000 euro. Abbiamo poi sistemato la copertura del centro sportivo della frazione Fagnana con un importo di 13.000 euro; rifatto completamente il tetto delle case Aler di via Magenta per 118.000 euro; sostituito gli impianti semaforici (49 lanterne nuove) con 31.025,33 euro».

E ancora:

«Prioritaria è stata anche la riparazione della copertura della scuola materna per 11.500 euro. Al cimitero infine abbiamo ripristinato l’intonaco e le coperture con un finanziamento di 7.500 euro». Infine: «Tutto questo potendo contare solo sulle nostre limitate risorse finanziare interne».

Per questo sono al momento rimasti esclusi interventi più onerosi come quello all’auditorium, a Palazzo Pollini e al centro sportivo di Santa Maria.

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