Salute

All'Asst Sette Laghi sta per arrivare un nuovo robot chirurgico

Investimento di un milione e mezzo di euro per un salto tecnologico a vantaggio della Chirurgia varesina, soprattutto pediatrica

All'Asst Sette Laghi sta per arrivare un nuovo robot chirurgico
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ASST Sette laghi ha aggiudicato la fornitura di un robot chirurgico, grazie ad un investimento pari a circa un milione e mezzo di euro. Grazie all'autorizzazione regionale, infatti, è stata bandita la gara, ora conclusa: la consegna del robot è prevista per la metà di ottobre.

Asst Sette Laghi sempre più high-tech

Si tratta di un passo avanti netto, decisivo, sul fronte dell'innovazione tecnologica. Un processo non certo fine a sé stesso, ma che si propone il duplice di scopo di elevare la qualità delle procedure chirurgiche al massimo consentito dalla tecnologia, nell'interesse prioritario dei pazienti, e al contempo di offrire ai professionisti in servizio nelle sale operatorie di ASST Sette laghi le condizioni migliori per esprimere le proprie capacità e per svilupparne di nuove.

"Un punto di svolta"

"L'arrivo, ormai prossimo, del robot chirurgico, rappresenta un punto di svolta decisivo per tutta la ASST Sette Laghi, soprattutto se lo abbiniamo alla realizzazione, anche quella già autorizzata e programmata, della sala operatoria ibrida - commenta il DG Gianni Bonelli - A Varese ci sono potenzialità enormi, anche da un punto di vista chirurgico: questi professionisti meritano di essere messi nelle migliori condizioni per esprimere il loro talento tanto quanto i nostri pazienti devono poter contare su un ospedale all'avanguardia".

Un chirurgo robot per neonati e pazienti pediatrici

"La chirurgia robotica è presente in altri centri di rilievo, utilizzata da diverse specialità chirurgiche. E' quello che sta per accadere anche a Varese, con una peculiarità: tra le discipline che utilizzeranno questa nuova tecnologia c'è anche la chirurgia pediatrica, che si sta distinguendo per i delicatissimi interventi di chirurgia toracica, come le CPAM, e di chirurgia addominale neonatale - aggiunge il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli - E' un investimento importante, il nostro dovere è metterlo a frutto e siamo decisi a farlo. L’utilizzo del sistema robotico in modo trasversale tra le diverse chirurgie consentirà un ulteriore miglioramento degli standard di cura, al passo con le attuali linee guida di trattamento delle principali patologie oncologiche e benigne".

Nel dettaglio, ad utilizzare questa tecnologia saranno l'Urologia, la Chirurgia generale, la Chirurgia dei Trapianti, la Chirurgia Toracica, quella Pediatrica appunto, ma anche la Ginecologia e l'Otorinolaringoiatria.

Il sistema

"Per bandire la gara di fornitura di un robot chirurgico è necessaria l'autorizzazione regionale - spiega Maffioli - Determinante, in questo senso, è stata la possibilità offerta dal nostro Ospedale di eseguire un numero di prestazioni robotiche superiore alla soglia dei 300 all'anno stabilita da Regione Lombardia, oltre che la stretta collaborazione che intercorre con l'Università degli Studi dell'Insubria, fondamentale soprattutto per la formazione degli specialisti secondo le più moderne linee guida e di ricerca".

Nel dettaglio, la chirurgia robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia laparoscopica: il sistema è principalmente costituito da una consolle che integra un sistema di visione stereo 3D e i due manipolatori ad uso del chirurgo e un carrello chirurgico provvisto del braccio porta-ottica e di tre bracci porta-strumenti fissati su una colonna che eseguono i comandi del chirurgo. Il sistema consente di muovere gli strumenti utilizzando gli accessi praticati chirurgicamente (1-2 cm) senza appoggiarsi sul paziente e minimizzando quindi i danni sui tessuti. La dotazione comprende una gamma completa di strumenti progettati per consentire sette gradi di movimento che simulano, ampliandoli, quelli del polso e della mano.

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