La carenza dei medici

A Castellanza in cinquemila senza medico di base

Il problema, ormai cronico, dei dottori, sempre meno presenti sul territorio; e i bandi vanno deserti

A Castellanza in cinquemila senza medico di base
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Situazione complicata per i cittadini, costretti a cambiare il curante

Cinque medici di medicina generale in pensione in sei mesi

Parla il Sindaco castellanzese Mirella Cerini

Cinquemila persone, cittadini castellanzesi, si sono trovate quasi d’improvviso senza medico di base, con tutte le difficoltà che questo comporta. Dei precedenti dieci medici di medicina generale presenti in organico, ne sono rimasti cinque.

Il problema è iniziato lo scorso mese di agosto – afferma il Sindaco di Castellanza Mirella Cerini– quando due medici di base sono andati in pensione senza nessun preavviso, ai quali ne è seguito un altro nel mese di ottobre, il che ha comportato la ridistribuzione dei pazienti agli altri colleghi.

Cambiare medico di base per un paziente è sempre difficoltoso, seppur molte volte necessario, ma in questo caso è sicuramente ancor più problematico.

Per una persona anziana comprendere la situazione è difficile in quanto il medico curante rappresenta un punto di riferimento per la salute e ricostruire un nuovo rapporto fiduciario con il medico subentrante non è semplice.

Oltre al danno la beffa, si direbbe, poiché ai tre pensionamenti se ne sono aggiunti altri due, questa volta annunciati con il dovuto preavviso, a partire dal primo dell’anno, che ha costretto nuovamente a ridistribuire i pazienti.

Sicuramente perdere cinque medici in sei mesi ha messo in difficoltà il sistema – ha aggiunto il Sindaco – l’Amministrazione comunale ha riattivato lo sportello Cup all’interno del municipio e avviato delle interlocuzioni con ATS per capire come risolvere il problema.

Per arginare la situazione, si è ricorso ad altri medici, visto che il bando indetto è andato deserto.

A ottobre abbiamo attivato un ambulatorio, all’interno di una sede di proprietà comunale, ricorrendo temporaneamente ai medici dell’USCA (da inizio anno sono cambiati denominazioni e contratti, ndr) e stiamo continuando su questa strada, seppur temporanea.

Risolvere il problema non è così semplice, anche perché non ci sono tempistiche certe, l’aspetto fondamentale è sempre quello di trovare medici.

La ricerca, nata con il bando di dicembre, è sempre aperta, se un medico fosse interessato verrà ben volentieri ricevuto e valutato ma resta l’incognita di capire se qualcuno si presenterà.

La questione riguarda tutto il territorio italiano.

Occorre una programmazione nazionale e una adeguata previsione per porvi rimedio conclude il sindaco.

La speranza è di trovare una soluzione idonea in breve tempo, per dare una sicura stabilità ai cittadini castellanzesi.

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