Fondi per la stazione di Saronno: il parere dei pendolari
Il progetto «Fili» cambierà il volto di tutta la zona ferroviaria di Saronno grazie ai 36 milioni di euro di investimenti, messi a disposizione da Regione Lombardia.
E’ sempre più una realtà il progetto «Fili» che cambierà radicalmente il volto di tutta la zona ferroviaria di Saronno grazie ai 36 milioni di euro di investimenti, messi a disposizione da Regione Lombardia.
Fondi per la stazione di Saronno: il parere dei pendolari
Si effettueranno interventi di ammodernamento, rifacimento e rinnovamento di varie stazioni sull’asse Milano-Malpensa in vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026. Andrea Mazzucotelli, referente del Comitato viaggiatori saronnesi, ha già dato il suo primo commento: «Il progetto definitivo che Ferrovienord presenta alla Conferenza dei Servizi che si sta per avviare non presenta particolari sorprese rispetto a quanto precedentemente concordato con il Comune di Saronno. Resta il miglioramento del tessuto urbanistico saronnese, restano la migliore coerenza architettonica e la migliore accessibilità della stazione, ma restano anche i dubbi sulla demolizione della palazzina che ospitò la Polfer, con cui ci si priva di uno spazio ancora potenzialmente utile allo scopo». Tra le altre criticità: «Non sono ancora state individuate soluzioni, e non sembra che lo saranno a breve, per un collegamento ciclabile dedicato tra corso Italia e via Primo Maggio, che appare di non agevole realizzazione visti i vincoli volumetrici e architettonici. Grande incognita (o meglio, aspetto che dovrà essere determinato in futuro) le effettive prospettive di rigenerazione del sedime originario della ferrovia Saronno-Seregno. È stato poi pubblicato il cronoprogramma degli interventi, che materialmente dovrebbero avere inizio nel 2024 e durare circa tre anni». Infine: «Si auspica che, nell'ambito della Conferenza dei Servizi, di fronte a eventuali contestazioni da parte dei soggetti privati che dovessero subire interferenze dai diversi progetti (come è normalissimo che accada in questo tipo di situazioni), il Comune mantenga l'atteggiamento favorevole e partecipativo mostrato finora, d'altra parte dialogando con i cittadini per agevolare l'individuazione puntuale di intese soddisfacenti».