Discarica Cerro, "Pronti a esporre lenzuola di protesta alle finestre"

Via alla mobilitazione con il Comitato intercomunale di crisi ambientale. E polemiche sulla nascita di un secondo comitato

Discarica Cerro, "Pronti a esporre lenzuola di protesta alle finestre"
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Discarica Cerro Maggiore, via alla mobilitazione per dire no all’arrivo dei rifiuti.

Discarica Cerro Maggiore, “No ai rifiuti” sulle lenzuola appese alle finestre

E’ tornato a riunirsi il “Comitato intercomunale di crisi ambientale”, una delle realtà attive nella battaglia degli anni ’90 contro la discarica. Ora che è tornata l’ipotesi di conferire nel Polo Baraggia non più terre e rocce di scavo come previsto ma fanghi industriali facendo diventare il sito discarica di rifiuti non pericolosi (il progetto è stato inviato in Città metropolitana per la Via, Valutazione impatto ambientale).
Il secondo incontro pubblico si è svolto ieri sera, lunedì 4 marzo, al Chiostro solidale. Tante le proposte avanzate per proseguire nella lotta: coinvolgere gli alunni delle scuole con iniziative (come la marcia nei boschi) per andare alla scoperta e tutelare l’ambiente, riproporre l’iniziativa “Giornata del verde pulito”, e poi creare una mostra con articoli di giornale e foto della battaglia degli anni ’90 contro la maxi discarica (mostra che sarà esposta durante la Festa dell’aria di Cantalupo a maggio) ed esporre lenzuola e stracci con scritte dalle finestre. “Siamo qui – ha esordito Piera Landoni, capogruppo della lista civica di opposizione Bene Comune che nei mesi scorsi ha rilanciato l’idea del comitato – per studiare come farci sentire, come dire no a una possibile nuova discarica. Il nostro territorio ha già dato, qui non deve arrivare più nulla”.
Il comitato è attivo anche con la mail comitatointercom.nodiscarica@gmail.com e al gruppo facebook Comitato intercomunale di crisi ambientale-No fanghi

L’attesa per la decisione di Città metropolitana

“Sono stata in Città metropolitana – ha dichiarato il sindaco Nuccia Berra ai presenti – e mi è stato confermato che la risposta sul progetto arriverà a breve: ufficialmente non si è ancora espressa sul diniego, ma mi hanno confermato la loro assoluta contrarietà al progetto.  Si preannuncia una battaglia lunga, molto lunga, potrebbero servire anni: l’operatore privato prenderà le sue difese, noi, con Rescaldina, abbiamo a disposizione un legale molto preparato. Sarà una battaglia tra avvocata, fatta di ricorsi al Tar. Ma agendo tutti insieme riusciremo ad opporci alla nuova riapertura della discarica”.
Presente anche l’assessore all’Urbanistica di Rescaldina Marianna Laino: “Siamo alla vigilia di un possibile diniego da parte di Città metropolitana – ha ricordato nel suo intervento -, Cerro e Rescaldina sono in campo con un avvocato unico. Parlando in Città metropolitana e Regione Lombardia, a breve, il diniego alla Via potrebbe arrivare. Sarà una battaglia legale ma anche politica e normativa. La Regione si appresta poi a varate il nuovo Piano discariche e l’attenzione deve essere non alta ma altissima! Abbiamo il buco del Polo Baraggia e occorre vigilare e fornire una visione progettuale, un’alternativa su quell’area per opporsi all’ipotesi discarica. Ricordiamo che una discarica tra Cerro e Rescaldina può avere effetti fino a Milano: il comitato deve quindi allargarsi e abbracciare quante più persone possibili. Difendiamo quindi l’Accordo di programma degli anni ’90” “. “E’ importante – ha aggiunto Landoni – che il Fattore di pressione divenga legge e attuato in ambito nazionale”.
Anche altri Comuni, come Canegrate, Busto Garolfo e San Vittore e altri ancora, sostengono il comitato. Presenti cittadini, associazioni, il capogruppo della lista di minoranza Patto Civico di S.Vittore Olona Alberto Fedeli, Fabio Tomasoni di Casapound, Movimento 5 stelle e altri ancora.

Le foto della serata:

Via alla mobilitazione

Durante la serata sono state messe le basi per iniziative di mobilitazione per opporsi al possibile arrivo di rifiuti. “Importante – ha riassunto Landoni mettendo insieme le proposte uscite durante l’incontro – approfondire quindi la storia della battaglia contro la discarica avvenuta negli anni ’90, che è la storia del nostro territorio. Un’operazione per ricordare e insegnarci i passi giusti da fare. E poi un lavoro per capire, conoscere che tipi di rifiuti vorrebbero conferire. E poi un’iniziativa più creativa, per far capire che abbiamo idee.
“Da parte nostra – hanno dichiarato dal circolo culturale Il Campanile di Cantalupo – siamo pronti a ospitare la mostra con foto e documenti sulla battaglia contro la discarica degli anni ’90 alla Festa dell’aria che organizzeremo il 12 maggio, evento dove ci sarà molta gente, famiglie e bambini”.
E ancora: “Nel giro di 15 giorni – ha aggiunto Landoni – appenderemo alle finestre e fuori dalle case un lenzuolo bianco con scritto ‘No discarica’ o ‘No rifiuti. Facciamo un bel passaparola così che tutti sappiano cosa sta succedendo e cosa ne pensiamo. E per far capire che occorre mobilitarsi. Faremo poi foto a queste lenzuola e le faremo circolare su facebook”. E una proposta dal pubblico: “Il lenzuolo venga esposto anche fuori dal municipio!”. Il sindaco Berra si è poi presa l’impegno di re-istituire la “Giornata del Verde pulito” e pensare a coinvolgere le scuole con camminate nei boschi.

Due comitati, l’appello all’unità

Oltre al “Comitato intercomunale di crisi ambientale”, c’è in campo anche il “Comitato cittadini anti-discarica” che domenica 3 marzo è stato in piazza di Cerro e raccogliere firme per dire no alla possibile riapertura della discarica. Una presenza, quella di questo ulteriore comitato, per i quali in tanti storcono il naso. “Siamo inclusivi – ha esordito Landoni nel secondo incontro parlando del Comitato intercomunale -, tutto si decide insieme. Ogni cittadino, ex amministratore, associazione può partecipare attivamente. La divisione non aiuta nessuno”.
Categorico il sindaco Berra: “Bene avere più comitati, ma se lo scopo è unire le forze per i cittadini non va bene che si abbiano connotazioni politiche – ha premesso nel suo intervento -. Come sindaco porterò avanti le istanze che mi dà la legge senza nessuna connotazione politica. Il Comitato intercomunale è nato per supportare l’azione del Comune ed essere per l’unione e io sarà a disposizione ma ritengo necessario che si converga in un unico comitato: se c’è condivisione sarò in prima linea con loro altrimenti farò unicamente il mio dovere di sindaco. Il Comitato cittadini anti-discarica ha raccolto le firme: e poi? Sinceramente non vedo il senso dell’iniziativa. Quello Intercomunale non è il comitato di Piera Landoni: siamo qui per dimostrare l’unione di tutti. Ognuno ha la sua fede politica ma qui la si tralascia per il bene dei cittadini “.
“Domenica in piazza ho firmato ma ho capito dopo che non si trattava dello stesso comitato – ha aggiunto Ambrogio Proverbio -: oggi è importante creare unità non serve fare campagna elettorale a un anno dalle elezioni di Cerro, chi ha intenzione di dare il suo contributo lo faccia come negli anni ’90. Occorre partire dall’essere uniti. E faccio un appello ai giovani: la terra si difende anche con la partecipazione e non solo con un click sul computer”.
“Difendo il Comitato cittadini anti-discarica – ha affermato il portavoce del Movimento 5 Stelle Edoardo Martello -: ho firmato e aderito non con l’obiettivo di creare divisioni. In questa lotta noi politici dobbiamo metterci in coda! Occorre essere uniti”.
Poi l’intervento di Doriano Dalla Paola del Comitato cittadini anti-discarica: “Vogliamo collaborare con tutti – ha affermato -, non vogliamo primeggiare. In paese c’è esigenza di informare i cittadini, manca ancora la sensibilizzazione. Siamo qui per lavorare insieme”.

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