Tradate

Comune condannato a pagare le spese legali all'ex sindaco Cavalotti

Assolta dall’accusa di danno erariale mossa dall'ex amministrazione Galli. Anzi per la Corte dei Conti la nomina nello staff contestata ha generato un risparmio per l’ente

Comune condannato a pagare le spese legali all'ex sindaco Cavalotti
Pubblicato:
Aggiornato:

La Corte dei Conti condanna il Comune di Tradate a pagare le spese legali all'ex sindaco,  assolto dall'accusa di danno erariale. A seguito dell’esposto dell'allora sindaco Dario Galli sulle spese per il   consulente tecnico del suo staff. «La sentenza dimostra il buon lavoro fatto come amministratore», commenta Cavalotti

Comune condannato a pagare le spese legali all'ex sindaco

La Corte dei Conti condanna il Comune a pagare le spese legali di 4180 euro all’ex sindaco Laura Cavalotti assolta perché «non c’è prova concreta di danno erariale».

A pochi mesi dalla chiusura del complesso procedimento legato all’annosa questione Frera e Truffini, si sono ritrovati, a ruoli invertiti, davanti ai giudici della Corte l’ex sindaco Cavalotti e per l’amministrazione leghista l’onorevole Dario Galli.
Fresco di nomina, il sindaco Galli a luglio 2018 aveva segnalato alla Procura contabile «una fattispecie di danno erariale derivante dall’assunzione illegittima di personale per l’ufficio staff del precedente sindaco». La Procura espletata l’istruttoria del caso, acquisita la documentazione e rinviata a giudizio la controparte  (sentita il 30 luglio 2021) ha emesso la sentenza assolvendo Laura Cavalotti dall’accusa di danno erariale. Anzi il Collegio ha ritenuto che la sua azione amministrativa «avrebbe generato un risparmio di spesa per il Comune, e non un aggravio come sostenuto da controparte» (come si legge nella sentenza).

 Nel mirino dell'esposto il consulente dello staff

Il nodo dell’esposto di Galli era legato alla nomina dell’architetto Cassani nello staff del sindaco per 18 ore settimanali con un compenso lordo mensile pari a 1.027,23 oltre la tredicesima. Nomina tra l’altro prevista dalle norme e dal regolamento comunale «Sindaco e Giunta per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo possono assegnare nei loro uffici collaboratori esterni assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato».

L'architetto oltre allo staff eseguiva progetti

L'ex sindaco Laura Cavalotti

L'ex sindaco, oggi consigliere di Partecipare sempre, Laura Cavalotti spiega:

«L’architetto Cassani , con uno stipendio lordo mensile di mille euro, oltre al lavoro di staff, supportandomi da un punto di vista professionale e tecnico, ha redatto una serie di progetti che l’ufficio tecnico comunale, allora costituito allora costituito solo da due geometri, non avrebbe potuto svolgere perché insufficiente anche per i servizi della società Seprio partecipata rientrati in Comune all’ufficio tecnico (manutenzione strade, verde, impianti sportivi, illuminazione pubblica,ecc). Inoltre, Cassani, unica persona dello staff ha competenze, esperienza e un valido curriculum in grado di svolgere alcune specifiche prestazioni professionali in materia di progettazione di opere pubbliche.  Non dimentichiamo poi che quelli erano anni difficili da un punto di vista economico e gestionale, c’erano le sanzioni per lo sforamento del patto di stabilità e l’impossibilità ad assumere personale e i servizi della partecipata erano rientrati in Comune e andavano a pesare sull’ufficio tecnico».

Cavalotti snocciola i progetti redatti da Cassani nei 5 anni del suo mandato, progetti come la piazza di Abbiate, la rotonda di via XI Febbraio, il progetto preliminare di piazza Mazzini, il collaudo dei lavori di messa in sicurezza del tetto della scuola Rosmini o la direzione lavori della perizia di variante al progetto di restauro ex convento dei Padri Serviti (per citarne alcuni). Secondo i Giudici della Corte non solo non sussisterebbe il danno erariale a carico dell’ex primo cittadino ma ha anche «generato un risparmio di spesa per il Comune».

 "La sentenza dimostra il mio buon lavoro come amministratore"

«Ho dimostrato che oltre a non aver procurato un danno i progetti firmati da Cassani non sono stati affidati all’esterno (unica alternativa possibile) con incarichi professionali che sarebbero stati pagati in base all’importo dei lavori, così come fanno tutte le amministrazioni. E per questo il Comune ha risparmiato 180 mila euro. Ho dimostrato quindi che c’è stata una buona amministrazione con un’economia di spesa per le casse comunali. Un risparmio in quegli anni prezioso per il comune che ci ha permesso di eseguire opere per la città attese da anni».
«La buona amministrazione si vede anche dall’esser riuscito a realizzare i progetti facendo risparmiare il Comune senza assumere mutui e aumento di spese. A me basta la sentenza per dimostrare il mio buon lavoro di amministratore», conclude Cavalotti.

L’attuale sindaco Giuseppe Bascialla si limita a prendere atto della sentenza e lapidario commenta: «Pagheremo le spese legali».

Seguici sui nostri canali