Riapertura impianti sportivi, Slc Cgil Varese: "E' importante non abbassare la guardia"
"E' un settore dove prevale la precarietà, è necessaria attenzione per evitare che si perdano posti di lavoro e vengano lesi dei diritti. La riforma dello sport è affossata". Presidio il 1 luglio a Palazzo Chigi per sollecitare il governo

Riaprono gli impianti sportivi ma Slc Cgil Varese è preoccupata: "C'è ancora troppa precarietà, e necessaria la riforma dello sport oggi affossata". E insieme alle altre sigle sindacali scenderà in piazza a Roma il 1 luglio per sollecitare il Governo
Riaprono gli impianti sportivi ma Slc Cgil Varese è preoccupata
SLC CGIL di Varese, da sempre impegnata nella rappresentanza e nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dello sport, esprime la propria soddisfazione per l’avvenuta riapertura degli impianti considerandola un importante momento per il futuro di migliaia di operatori che, forse più di altri, hanno sofferto gli effetti della pandemia.
Tuttavia, l 'organizzazione non può esimersi dal manifestare alcuni elementi di fondata preoccupazione per i quali è doveroso mantenere alta la soglia di attenzione: come illustrano Luciano Pellizzaro e Francesco Vazzana
"La riapertura degli impianti, in un settore dove prevale la precarietà, è necessaria attenzione per evitare che si perdano posti di lavoro e vengano lesi dei diritti. Emblematica è la vicenda della piscina Manara di Busto Arsizio che ha avuto recentemente spazio sulla stampa grazie alla denuncia di altra sigla sindacale. Non è che un piccolo esempio di un malcostume – o sarebbe meglio dire una prassi vessatoria – che fornisce ai gestori tutti gli strumenti giuridici per gestire i rapporti di lavoro in maniera “discutibile”. SLC, nel merito, in queste settimane, sta misurandosi con la totale mancanza di disponibilità al confronto da parte di Prime".
Presidio a Roma per sollecitare il Governo
"Accennavamo ad appigli giuridici totalmente sbilanciati a favore dei gestori. Oggi ci stiamo misurando con il sostanziale affossamento della riforma dello sport; infatti il Governo in carica ha deciso di prorogarne gli effetti, soprattutto quelli che attengono ai contratti, a dicembre 2023. Questo, anche in considerazione che entro quella data ci sarà la scadenza naturale della legislatura e quindi le elezioni politiche, significa una legge importante per la dignità di un intero settore che rischia di non sortire i propri benefici effetti".
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, e sollecitare Governo e Parlamento su un tema così importante, il prossimo 1 luglio SLC e NidiL, (per la CGIL) saranno impegnate, assieme ai propri omologhi di CISL e UiL, in un presidio a Palazzo Chigi nel quale auspichiamo di ottenere le prime garanzie dalla Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.