Servizi

Centri estivi a Fagnano Olona, ci si affida alle cooperative

L'assessore: "Per gli oratori è complicato organizzare proposte con le norme, il personale e le limitazioni dettate dalla pandemia".

Centri estivi a Fagnano Olona,  ci si affida alle cooperative
Pubblicato:

Oratori ancora al minimo, si punta su cooperative e centri educativi.

Centri estivi, ecco come saranno organizzati

E’ l’orientamento dell’amministrazione comunale per i centri estivi, dopo che dalla comunità pastorale sono giunte indicazioni simili a quelle che un anno fa portarono all’organizzazione di momenti dedicati a ogni fascia di età in giorni diversi e di durata limitata: un servizio che non può essere esaustivo dell’esigenza di famiglie e ragazzi di giornate piene. E allora la via sarà quella già percorsa la scorsa estate, con il Comune che metterà a disposizione gli spazi pubblici – scuole Orrù e Rodari in particolare – di cooperative e agenzie educative che vi potranno organizzare proposte per le diverse fasce di età, in grado di coprire tutta la settimana.

L'assessore Elena Corio

«Non è un problema di risorse – sottolinea l’assessore alle Politiche educative Elena Corio – che insieme ai Servizi sociali avremmo messo a disposizione della parrocchia per sostenere un progetto che desse piena risposta alle esigenze delle famiglie, ma soprattutto di bambini e ragazzi dopo un anno così duro. Ma a quanto pare per gli oratori è complicato organizzare proposte con le norme, il personale, le limitazioni dettate dalla pandemia e farsi carico delle relative responsabilità, che forse sono l’aspetto che più frena la volontà di dare vita a un oratorio feriale vero e proprio. Spiace, ma rispettiamo le valutazioni fatte». Corio però sottolinea: «E’ chiaro che il contributo comunale annuale per gli oratori quest’anno è in dubbio, perché se l’estate scorsa si arrivava da tante incertezze su regole e prospettive, questa volta si era pronti a sostenere un progetto che sarebbe risultato di forte utilità anche sociale per la collettività. Ma se l’oratorio si tira indietro, anche le risorse vanno altrove».

 

Torna alla homepage

Seguici sui nostri canali