Tre prestanome, uno con una società (fittizia) a Varese: insieme, un parco auto da quasi 700 mezzi
Le indagini scattate dopo un normale controllo stradale che trovò tre nomadi a bordo di un'auto intestata non a loro e senza assicurazione

Il primo a finire nel mirino della Polizia locale di Verona è stato un 77enne milanese che aveva intestati veicoli per 250mila euro e debiti col fisco per 21 milioni. Poi gli agenti veneti ne hanno trovati altri due. Uno, con una società fittizia in provincia di Varese.
Tre prestanome individuati, quasi 700 auto intestate
Tutto è partito da un normale controllo stradale. Controllo che evidenziò come l'auto fermata fosse in realtà intestata a un prestanome, un 77enne milanese che risultava proprietario di altre 570 auto. L'indagine, passata poi in mano alla Procura di Milano, ha permesso di ricondurre all'uomo anche 16 società fallite, cancellate o in via di estinzione e non manca anche un debito record con il Fisco di 21 miloni di euro. Fatti che hanno portato ad aprire un indagine a suo carico per truffa e falso.
Accertamenti in tre regioni, anche a Varese
Come spiegato questa mattina, mercoledì 28 aprile, dal comandante della Polizia Locale di Verona, Luigi Altamura assieme all’assessore con delega alla Sicurezza Marco Padovani e come riportato dai colleghi di Prima Verona, l'indagine si è sviluppata in meno di un anno sotto il coordinamento della Procura milanese, e a ha portato a diversi accertamenti in Veneto, Sicilia e Lombardia, sviluppati su 4 province: Verona, Milano, Ragusa e Varese.
Il primo controllo
A bordo della prima auto fermata tre nomadi che non sono stati in grado di giustificare il possesso di un’autovettura scoperta da assicurazione. Il sistema informatico Giano ha permesso di capire che la proprietà poteva ricondurre a un prestanome. I primi accertamenti hanno permesso di verificare che i veicoli intestati al medesimo soggetto erano stati usati per trasportare un ricercato internazionale, e che qualche giorno prima altri veicoli sono stati intercettati a Milano durante un posto di controllo dove, un agente della Polizia Locale di Milano aveva rischiato di essere investito. In quell’occasione si sono però perse le tracce del conducente. Il 77enne si è scoperto che era titolare di 16 società in vari settori, 4 società nell’ambito della progettazione di edifici. Ci sono 5 società attive, 11 fallite o cancellate o in liquidazione.
Gli altri due prestanome
Aperto il vaso di Pandora, l'analisi sulle società ha permesso di scoprire che molti dei veicoli erano coinvolti in fatti criminosi. L'attenzione si è soffermata su una di queste società, specializzata nella compravendita di veicoli nuovi e usati, facendo emergere che avrebbe sfruttato un "buco" esistente tra la mancata comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate con la Camera di Commercio e la Partita Iva che così risultava ancora. Questo ha portato a scoprire gli altri due prestanome, accusati insieme al 77enne di truffa finalizzata all'intestazione fittizia.
"Un prestanome è residente nella Provincia di Ragusa con sede fittizia a Milano ed è proprietario di altri 67 veicoli, l’altro prestanome con 52 veicoli ha una società fittizia in Provincia di Varese. - ha spiegato il comandante Altamura - Si tratta di un sodalizio criminoso segnalato alla Procura di Milano che aveva a proprio carico un parco veicolare di oltre 250mila euro, con 570 veicoli tracciati di cui 205 radiati, altri inseriti e quando verranno individuati verranno sequestrati".