Lombardia

Anaao risponde a Bertolaso: "La partecipazione alla campagna vaccinale dev'esser volontaria"

In una lettera replica alle parole del Commissario: "Gli specializzandi, tanto importanti negli ospedali,  sono medici a tutti gli effetti  e seguono,  pertanto, lo stesso codice deontologico dei colleghi"

Anaao risponde a Bertolaso: "La partecipazione  alla campagna vaccinale dev'esser volontaria"
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 Il commissario Bertolaso in conferenza stampa "ha fatto emergere l'intenzione di usare in maniera obbligatoria gli specializzandi per la campagna vaccinale", ma  Anaao Giovani Lombardia indignata  in una lettera risponde alla sue parole ribadendo "la partecipazione deve avvenire su base volontaria come per i colleghi medici".

 "La partecipazione alla campagna vaccinale dev'essere volontaria anche per gli specializzandi"

 In risposta alle parole del Commissario Bertolaso, spese in occasione della conferenza stampa di Regione Lombardia tenutasi lo scorso 3 marzo Anaao Lombardia scrive una lettera: "La partecipazione degli specializzandi alla campagna vaccinale di massa contro il Covid-19 deve avvenire su base volontaria e solo per coloro che hanno nel proprio percorso professionalizzante questo genere di prestazioni, in quanto, per uno specializzando in branche differenti, si verificherebbe uno scostamento non insignificante dal percorso formativo".
In allegato la lettera.

 

 La lettera di Anaao Giovani Lombardia in risposta  a Bertolaso

Federico Masserano Zoli, responsabile Regionale Anaao Giovani:

"Anaao Giovani Lombardia apprende con sorpresa le parole del Commissario Bertolaso sull’organizzazione del piano vaccinale. Nella conferenza stampa tenutasi in data 03 marzo 2021, infatti, è emersa con colori piuttosto netti l’intenzione di usare in maniera obbligatoria il personale medico specializzando per la campagna vaccinale.
Vogliamo ricordare come il Ministero della Salute abbia già chiarito con sfumature piuttosto chiare che la collaborazione dei medici specializzandi alla campagna vaccinale deve essere volontaria: questa interpretazione, consegnata alle associazioni dopo numerose richieste di chiarimenti al Ministero, non deve essere assunta a mero consiglio, ma come chiaro binario e indirizzo d’azione. È bene ricordare che la figura dello specializzando, tanto importante negli ospedali, è e rimane quella di un medico a tutti gli effetti che segue, pertanto, lo stesso codice deontologico dei suoi colleghi più anziani, e non deve essere considerato un anello debole cui forzare prepotenze non consentite dall’attuale ordinamento. Rimaniamo perplessi di fronte a una tale compassione – a parole – per la categoria medica, ma nei fatti attinta di spericolate azioni coercitive.

Vogliamo sottolineare che non mancano vaccinatori, considerato che al bando dell’ex Commissario per l’emergenza Arcuri hanno risposto circa 24mila operatori, rispetto ai 15mila operatori richiesti.

Gli specializzandi sono pagati dal MIUR con risorse pubbliche, che rappresentano un investimento per creare gli specialisti del domani. La partecipazione alla campagna vaccinale può essere considerata giusta per coloro che hanno nel proprio percorso professionalizzante questo genere di prestazioni, per esempio gli specializzandi in Igiene, ma per uno specializzando in branche differenti si delinea uno scostamento non insignificante dal percorso formativo, che non può essere ignorato. Ci auguriamo che questi scivoloni non siano l’ennesima ombra su una gestione pandemica tuttora velata da molti interrogativi irrisolti."

 

 

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