Vacanze 2020? Nei borghi del Varesotto
Castiglione Olona, Castelseprio ma anche Monteviasco e i tanti piccoli centri dei laghi e dei monti varesini: c'è solo l'imbarazzo della scelta
Frena il turismo straniero ma l’estate nei borghi prealpini, dalle riviere dei laghi alle valli, conquista il turismo made in Italy. E' quanto emerge da un'indagine di Coldiretti sulle vacanze 2020.
Vacanze 2020, due italiani su tre scelgono i borghi
C’è ancora una buona quota di turismo “mordi e fuggi”, ma la tendenza per due italiani su tre (66%) è quella di fare pausa nei borghi durante l’estate 2020 alla scoperta di prodotti e tradizioni meno conosciuti ma anche per sfuggire al rischio del sovraffollamento nelle località turistiche più battute, di fronte all’emergenza coronavirus.
I dati sono confermati da un’analisi della Coldiretti sulla base dell’indagine Notosondaggi che evidenzia un nuovo protagonismo dei centri minori spinto dagli effetti della pandemia che ha portato alla riscoperta del turismo di prossimità.
"Abbiamo un patrimonio senza eguali"
La provincia di Varese, e più in generale tutto l'arco prealpino, hanno un numero enorme di tesori spesso sconosciuti anche a chi vive i quei territori, le cui potenzialità turistiche vengono "assorbite" dai grandi e famosi centri come Como. Ma basta pensare a Castiglione Olona, "l'isola di Toscana in Lombardia" col suo borgo, o a Castelseprio col suo patrimonio storico, all'arroccata Monteviasco o alle numerose "perle" disseminate nel distretto dei Sette Laghi per capire come il potenziale turistico sia enorme. E l'emergenza Covid, in un certo senso, sta spingendo questa "riscoperta".
"Un fenomeno favorito anche dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali - afferma il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori - Nella nostra provincia, paesi e valli sono scrigno di risorse preziose, come la Formaggella del Luinese, le pesche sciroppate di Monate, i salamini di capra, il miele e i formaggi che affondano le loro origini nella tradizione. Prodotti che vanno valorizzati anche come trait d’union con il turismo".
Tra monti, valli, laghi e tavola
Il paesaggio rurale del Varesotto è segnato, oltrechè dalle bellezze di Maggiore, Ceresio e dei laghi più piccoli, dalle produzioni agricole e dai pascoli che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico. Si tratta di un valore aggiunto non solo ambientale ma anche di armonia e bellezza che rappresenta anche un elemento di attrazione turistica che sempre più identifica il territorio all’estero, di cui l’agroalimentare Made in Italy è senza dubbio il fiore all’occhiello.
I piccoli borghi, un patrimonio tutto italiano
Un patrimonio immateriale condiviso con il resto del Bel Paese: il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
Gli agriturismi prima punta del turismo "di borgo"
A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto, rileva Coldiretti, una rete nazionale composta da 24mila agriturismi: queste strutture, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile, nell’estate del Covid, garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
Proprio per questo il 56% dei cittadini, continua la Coldiretti provinciale, ritiene che l’agriturismo rappresenti una risorsa importante per il rilancio della vacanza Made in Italy duramente colpita dal calo di presenze determinato dall’emergenza cororavirus.
"La vacanza nei piccoli borghi - conclude Fiori - da sempre fortemente caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale dopo la crisi causata dall’emergenza sanitaria".