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Tradate, Plebani e il bilancio "negativo" del primo consiglio comunale post-lockdown

Il consigliere si sofferma su alcuni dei punti trattati e su quanto successo venerdì sera nella serata consiliare

Tradate, Plebani e il bilancio "negativo" del primo consiglio comunale post-lockdown
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Dopo i colleghi del Pd Mauro Prestinoni e Marco Viscardi, anche il consigliere di Innovazione Civica Alfio Plebani interviene, critico, sul consiglio comunale di Tradate tenutosi venerdì sera.

Consiglio comunale, bilancio di Plebani dopo il "ritorno" in aula

"Il primo consiglio comunale post lock down è stato contrassegnato dall’incapacità di gestire la comunicazione partendo dalla disastrosa qualità dell’impianto audio della sala consiliare".

Apre così il comunicato del consigliere tradatese Alfio Plebani, a pochi giorni dal consiglio comunale di venerdì sera che ha segnato il ritorno ai lavori per l'assise cittadina dopo il periodo di lockdown. Un comunicato che va a toccare diversi punti trattati nella serata, e non tralascia alcune pesanti critiche alla gestione da parte della maggioranza.

Il piano cimiteriale

"Un consiglio comunale - prosegue Plebani - dove il professionista redattore del piano cimiteriale consiglia di ridurre la durata delle concessioni per garantire l’ottimale rotazione dei posti disponibili, evidenzia l’importante evoluzione culturale che ha portato ad una diffusa pratica della cremazione stimata in 60 cremazioni anno pari a circa il 33% dei seppelliti. Indicatori chiari che, affiancati da una attenta e corretta verifica delle concessioni scadute, garantirebbero la sostenibilità e la funzionalità degli impianti cimiteriali esistenti. Una maggioranza che, nonostante l’analisi ed i suggerimenti del consulente, programma investimenti con soldi pubblici per opere non necessarie e mantiene inalterati i tempi di concessione senza garantire l’ottimale rotazione come suggerito dal consulente".

Il (mancato) rinvio di mozioni e interrogazioni

Anche Plebani si sofferma sulla richiesta di fatto bocciata del capogruppo del Movimento Prealpino di rimandare la trattazione delle mozioni e interrogazioni presentate dalla minoranza che, come hanno spiegato i consiglieri Pd, avrebbe sorpreso anche gli stessi componenti della maggioranza.

"Un consiglio comunale dove il Movimento Prealpino, attraverso il proprio portavoce in consiglio comunale Demarchi, chiede di non discutere i punti all’ordine del giorno riguardanti l’emergenza sanitaria, sociale ed economica conseguente la pandemia in quanto non urgenti e non importanti - continua Plebani - Una richiesta che denota la mancanza di responsabilità e l’incapacità di saper gestire momenti straordinari ed emergenziali".

I dati e la gestione dell'emergenza

"Un consiglio comunale dove il sindaco accusa i giornalisti per l’irresponsabile comunicazione attraverso la stampa ed i social di quelli che sono stati comunque gli unici dati ufficiali disponibili durante il look down.  Una maggioranza che, a fronte della crisi conseguente l’andamento drammatico della pandemia destinata non tanto a passare quanto ad aprire una nuova fase sociale, economica e politica, rifiuta la collaborazione della minoranza, non ascolta e non risponde alle richieste di chiarimenti. Una maggioranza che, per il bene della collettività, non sa distinguere la presunta capacità di saper gestire nel miglior modo possibile le situazioni, dall’arroganza di non voler ascoltare altre voci al di fuori di quelle della propria squadra.

La delusione conseguente il comportamento assunto da questa maggioranza non ci scoraggia. Il gruppo di Innovazione Civica continuerà ad offrire il proprio contributo promuovendo la partecipazione alle attività del comune al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza nel rispetto del ruolo di rappresentanza dei cittadini".

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