Mascherine non conformi, sequestrate dalla Finanza oltre 72mila pezzi
Prive di certificazioni ma vendute come dispositivi medici "regolari"

Doppio sequestro di mascherine non conformi da parte della Guardia di Finanza di Luino e della Compagnia di Varese in due ditte della provincia.
Mascherine non conformi, sprovviste del marchio CE
La Guardia di Finanza di Luino, durante un controllo in un negozio al dettaglio di prodotti non alimentari di proprietà di un soggetto di origine cinese, ha sequestrato 68mila mascherine chirurgiche vendute come dispositivi medici, in assenza delle previste certificazioni. Durante le operazioni di controllo, i militari hanno rinvenuto dopo un primo esame un centinaio di dispositivi privi della marcatura “CE”, contenuti in un sacchetto di plastica posto sotto il bancone. Alle richieste dei militari il titolare ha risposto di non essere in possesso di alcun documento fiscale e doganale nè di altra documentazione che certificasse il prodotto come dispositivo medico.
Mascherine cinesi senza certificazioni
Le ricerche sono state quindi estese a tutto l'esercizio commerciale, al magazzino e agli automezzi della ditta. In un furgone i finanzieri hanno trovato 24 scatoloni contenenti centinaia di confezioni da 50 dispositivi ciascuna, provenienti direttamente dalla Cina. Anche di queste il titolare non è stato in grado di fornire copia delle documentazioni "CE", necessarie a certificare le caratteristiche tecniche e il rispetto dei requisiti di sicurezza dei dpi. Per questi motivi il titolare è stato denunciato con l'ipotesi di frode in commercio.
Sequestro anche a Galliate
Nell'ambito di un altro servizio di controllo, i militari della Compagnia di Varese hanno sequestrato anche 4mila mascherine "KN95 FFP2" da una ditta di Galliate Lombardo, anch'esse prive dei requisiti di conformità e sicurezza. Il servizio è stato sviluppato attraverso la valorizzazione delle risultanze investigative emerse da un precedente controllo eseguito nei confronti di un rivenditore, a cui sono state
sequestrate 4 mascherine in violazione della disciplina del codice del consumo. I successivi approfondimenti hanno permesso di ricostruire la filiera distributiva, individuando anche il soggetto importatore in provincia di Milano, dove non sono stati rinvenuti comunque altri dpi. Sono tuttavia in corso ulteriori indagini al fine di individuare tutti i clienti destinatari della merce irregolare.