Giustizia

Gli avvocati di Busto a Mattarella: "Situazione insostenibile, garantiti solo i diritti dei furbi"

La lettera di denuncia dell'Ordine sulla situazione degli uffici del Giudice di Pace di Busto e Legnano: poco personale e, a cascata, ricorsi in arretrato, rimborsi congelati e Giustizia Civile sempre "meno giusta"

Gli avvocati di Busto a Mattarella: "Situazione insostenibile, garantiti solo i diritti dei furbi"
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L'Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per denunciare lla situazione degli uffici del Giudice di Pace di Busto e Legnano.

Giudice di Pace, gli avvocati scrivono al Presidente Mattarella

"Illustrissimo Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei nell'estremo tentativo di ottenere un'effettiva erogazione di Giustizia nel nostro territorio".

Apre così la lettera firmata dalla presidente dell'Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio, Eliana Morolli, e da tutto il consiglio.

Problemi di organico

Come spiegato nella missiva inviata al Quirinale, nel territorio del Tribunale di Busto ci sono due Uffici del Giudice di Pace: quello di Busto, con sede a Gallarate, e quello di Legnano.

"L'Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio dispone di soli due Giudici e mezzo per le materie civili e di un Giudice per quelle penali, a fronte di un organico previsto di otto unità, mentre dispone di personale amministrativo per due /tre unità a fronte delle dieci previste", spiegano gli avvocati.

Tempi, ricorsi e soldi bloccati

Con l'organico all'osso, gli Uffici si ritrovano ad essere una macchina di fatto senza benzina. E le conseguenze sono estremamente pratiche e concrete:

"In ragione di quanto sopra, le prime udienze delle cause civili vengono fissate a circa un anno dal deposito del ricorso introduttivo, mentre alcuni rinvii arrivano a luglio 2031, sicché le cause durano anche sette / otto anni, salvo rinvii ulteriori - si legge -; per ottenere un decreto ingiuntivo occorre più di un anno; non ha senso impugnare sanzioni amministrative in quanto la decisione giunge quando è ormai inutile; esistono ad oggi quasi 10.000 ricorsi per decreto ingiuntivo in arretrato".

La situazione a Legnano

A Legnano non va meglio: un solo Giudice di Pace a front di tre previsti, quattro unità nel personale amministrativo anzichè le cinque previste.

"In ragione di quanto sopra - continua la lettera - le prime udienze delle cause civili vengono fissate a circa due anni dal deposito del ricorso introduttivo; per ottenere un decreto ingiuntivo occorre più di un anno; non ha senso impugnare sanzioni amministrative in quanto la decisione giunge quando è ormai inutile; esistono ad oggi quasi 1000 ricorsi per decreto ingiuntivo in arretrato".

50 milioni fermi

Il tutto ha anche (ovviamente) ricadute economiche. Pesantissime per il territorio e per chi vi lavora: secondo le stime dell'ordine, quei 10mila decreti in arretrato si tradurrebbero in almeno 50 milioni di euro "congelati", più circa 8 milioni di parcelle non incassate per i legali.

"Situazione insostenibile"

"E’ superfluo evidenziarLe - scrivono a Mattarella - che il Circondario del Tribunale di Busto Arsizio ricopre un'area densamente popolata (circa 380.000 persone), nella quale operano decine di migliaia di imprese e sulla quale ricade l'aeroporto internazionale di Milano Malpensa. Inutili si sono fino ad oggi rivelate le interlocuzioni con il Ministro della Giustizia e inutile si è rivelata ogni iniziativa. La situazione è insostenibile e la soluzione è improcrastinabile in quanto privi di tutela si trovano i cittadini e i piccoli imprenditori, risultando garantiti esclusivamente i “diritti” dei debitori e dei furbi.

Invochiamo e auspichiamo un Suo intervento prima della chiusura degli Uffici Giudiziari e prima che Io stallo nell'attività giurisdizionale possa riverberarsi sul già precario ordine pubblico".