I 150mila euro per l'ex Mayer ci sono: che si fa?
Impensabile per i costi di manutenzione un parco "classico", come Villa Centenari. L'assessore: "Meglio l'idea di un bosco urbano, attrezzato e in sicurezza"

A inizio giugno è stato pubblicato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che stanzia i 150mila euro inseriti nell'ultima finanziaria con un emendamento di Stefano Candiani per il recupero dell'area ex Mayer di Tradate.
Tradate, quale futuro per l'ex Mayer?
Un "polmone verde da salvare" e "una pagina bianca da scrivere". Il primo virgolettato è del 2022, quando l'Amministrazione di Giuseppe Bascialla (primo mandato) decise a maggioranza di acquistare all'asta il bosco di via Foscolo (la villa storica era già stata abbattuta da anni). Spesa totale, tra offerta e oneri conseguenti, circa 2 milioni di euro.
Il secondo virgolettato, dell'assessore all'Ecologia Vito Pipolo è invece dell'inizio di quest'anno dopo che a Roma nell'ambito della discussione della Legge Finanziaria, venne approvata la destinazione di 150mila euro per la "progettazione e realizzazione del parco urbano attrezzato di Villa Mayer".
Adesso che quei 150mila euro ci sono, dopo la pubblicazione del decreto a inizio giugno, l'Amministrazione dovrà decidere.
Un bosco urbano con un occhio ai conti
Centocinquantamila euro sono tanti, ma non così tanti. Anche perchè si parla di un'area di circa 35mila metri quadrati oggi completamente a bosco, abbandonata. Su cui tra l'altro ci sarebbero ancora le volumetrie edificabili del vecchio piano di lottizzazione, mai realizzato.
"Per l'ex Mayer si farà un progetto sulle basi delle indicazioni della maggioranza - risponde Pipolo - E’ chiaro che con 150mila euro si potranno fare un progetto e alcuni primi interventi, che andranno successivamente integrati con ulteriori in base al futuro che si deciderà per l’area".
Occhio ai conti, e ai costi. Di realizzazione, ma soprattutto di manutenzione e mantenimento che si dovranno sostenere dopo il recupero. Che, vista l'estensione, rischiano di essere un salasso per le casse comunali che già faticano a tenere il passo delle manutenzioni, e non solo del verde.
Da qui, l'idea non di un parco "classico", ma di un bosco urbano:
"Se ne discuterà in maggioranza. A mio avviso, però, non si può pensare a un parco come quello di Villa Centenari che avrebbe costi di manutenzione insostenibili. Meglio una sorta di “bosco urbano”, un bosco ordinato con sentieri e caratteristiche progettuali che permetterebbero di ridurre al minimo le manutenzioni, con videosorveglianza e illuminazione adatte".