Caso politico

Continua la polemica sulle Poste chiuse da mesi

Il consigliere d'opposizione di Gerenzano, Cristiano Borghi, ha criticato la gestione del problema da parte dell'Amministrazione.

Continua la polemica sulle Poste chiuse da mesi
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«Indietro tutta e hanno anche il coraggio di prendersi i meriti». Con questa frecciatina polemica inizia l’intervento del consigliere d’opposizione di Gerenzano, Cristiano Borghi, sulla richiesta da parte dell’Amministrazione di un punto mobile delle Poste in attesa della conclusione dei lavori nell’ufficio di via Berra.

Continua la polemica sulle Poste chiuse da mesi

«E’ sempre più evidente come la gestione del Comune sia caratterizzata da decisioni improvvisate, arroganza istituzionale e continue retromarce, spesso solo dopo la pressione dei cittadini o dell’opposizione. Leggiamo spesso commenti di cittadini delusi che lamentano una totale assenza di ascolto e purtroppo non possiamo che confermare- puntualizza il consigliere - Non solo le critiche, anche quelle più costruttive,  vengono respinte con sufficienza, ma chi osa esprimere un’opinione viene liquidato come “leone da tastiera”. Salvo poi fare dietrofront». Entrando nel merito della chiusura dell’ufficio postale: «Prima si sostiene che non si può fare niente, perché non di competenza comunale. Ma dopo qualche post sui social, articoli sui giornali e raccolte firme di cittadini arrabbiati, tutto cambia e a un tratto le Poste sembrerebbero aprire uno sportello provvisorio e il sindaco si prende addirittura i meriti, dopo quasi sei mesi che l’ufficio è chiuso».

Il consigliere Borghi attacca la maggioranza

Borghi riporta anche altri esempi dell'atteggiamento dell'Amministrazione: «Sulla guardia giurata nel centro di raccolta rifiuti prima danno degli ignoranti ai consiglieri del centrodestra, perché in consiglio comunale hanno dichiarato che la guardia giurata è a carico di Econord e non dei cittadini, poi fanno marcia indietro stornando fatture già pagate. Per quanto riguarda i codici fiscali, prima si difende a spada tratta l’obbligatorietà del cambio, poi, di fronte a documentazione chiara, tutto viene sospeso. Ma intanto centinaia di cittadini, soprattutto anziani, sono stati messi in enorme difficoltà. Sullo stato di emergenza per la grandine: prima sostengono che non si può più prorogare l’esenzione del pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico per quei cittadini che devono ancora rifare i tetti, poi quando gli abbiamo dimostrato che lo stato di emergenza è stato prorogato fino ad agosto 2025, cadono dalle nuvole». Infine: «Tra bugie spacciate per verità, servizi inesistenti, cittadini lasciati soli e continue retromarce mascherate da successi, Gerenzano sembra oggi più un paese allo sbando che una comunità amministrata: serve meno propaganda e più responsabilità, perché a pagare il prezzo dell’incompetenza sono sempre i cittadini».

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