Caos codici fiscali, la maggioranza alla Lega: "Dimettetevi voi"
Il gruppo "Insieme e Libertà per Gerenzano" risponde alla presa di posizione del Centrodestra.

Continua a Gerenzano la «querelle» sul caos dei codici fiscali: dopo la richiesta di dimissioni lanciata dalla Lega contro gli Amministratori locali, «rei», a loro dire, di avere causato disagi ai cittadini più anziani con il cambio del codice fiscale dopo il rinnovo della carta d’identità, ora è intervenire il gruppo di maggioranza «Insieme e Libertà per Gerenzano».
Il commento del gruppo di maggioranza
«L’Amministrazione non ha obbligato i cittadini a modificare il proprio codice fiscale ma gli uffici, in ottemperanza a disposizioni normative, hanno modificato il luogo di nascita (con conseguente modifica del codice fiscale) a coloro che, nati tra il 1928 e il 1950, hanno dovuto procedere al rinnovo della carta d’identità, oggi in formato elettronico. Si tratta di un obbligo di legge e non una scelta di opportunità - spiega la maggioranza, guidata dal consigliere Stefano Gianni - Non si torna indietro, semmai, si è fatto un passo avanti molto importante dopo un percorso di confronto con il Ministero dell’Interno e l’Agenzia delle Entrate nazionale, provinciale e locale». Entrando nel merito dei cittadini coinvolti: «Sono 662, mentre sono stati cambiati 206 codici fiscali in oltre quattro anni, quindi non sono la maggior parte. La maggioranza si è assunta le proprie responsabilità, tant’è che il sindaco ha emanato apposita direttiva affinché non venisse più modificato il luogo di nascita, e di conseguenza il codice fiscale, sino ad un’eventuale ed ultima pronuncia del Ministero. Non ci sono scelte discutibili o gestioni confuse, ma solo capacità di analizzare e risolvere problemi che altri, con norme nazionali, hanno creato alla nostra comunità»
"La Lega lasci il posto a chi vuole fare opposizione costruttiva"
Sull’atteggiamento del gruppo d’opposizione: «Per svolgere al meglio il ruolo occorrerebbe informarsi, capire e collaborare alla risoluzione dei problemi: con i Ministri leghisti al governo, tutti della nostra zona, la Lega locale avrebbe potuto intervenire per supportare il lavoro del sindaco e i cittadini nel limitare i disagi lamentati, ma si è limitata a “cavalcare” la situazione per accusare la maggioranza. Effettivamente tra chi controlla e chi si amministra, la differenza si vede». La maggioranza ribalta la richiesta di dimissione: «Lasciate il posto a chi l’opposizione “costruttiva” la vuole fare veramente nell’interesse della comunità gerenzanese perché il risultato della vostra azione è prossima allo zero, come per questa vicenda». Infine: «Se la modifica dei codici fiscali fosse stata una norma discrezionale da seguire e la competenza fosse stata del sindaco e non dei funzionari, come tanti scientemente vogliono far trasparire, perché è stato necessario fare un percorso lungo oltre un anno e arrivare all’emanazione di una direttiva del sindaco indirizzata all’ufficio comunale Anagrafe e Stato civile?».