Frera, modifiche al progetto in arrivo: "Faremo in tempo"
In commissione il progettista Giorgio pala ha fatto il punto sui prossimi passi e sugli inconvenienti che hanno portato a continui stop al cantiere

Due milioni e mezzo in più, un progetto che si appresta a cambiare, ma la rassicurazione che "si farà in tempo". Commissione affollata quella di martedì sera, convocata su richiesta delle minoranze (oltre un mese fa) per fare il punto sui lavori alla Frera a Tradate.
Frera, pienone in commissione
Presente, e protagonista della serata, il progettista dell’intervento di recupero del capannone e riqualificazione dell’area, Giorgio Pala, che ha ripercorso tappe e problemi del cantiere da 5 milioni di euro finanziato dal PNRR. Problemi che, come noto, hanno comportato la "perdita" di quasi un anno di tempo, e sui quali l’Amministrazione è stata finora sempre parca di notizie.
I problemi e i ritardi
Problematiche "non prevedibili" sia sulla parte superiore, quella del tetto in legno degli anni ‘30, sia (e soprattutto) su quella inferiore dove dopo la rimozione del pavimento si è scoperto che i piloni in cemento che sorreggono la struttura posano direttamente sull’argilla, senza fondazioni. E, quasi miracolosamente, senza lesioni.
"A settembre ‘23 - ha ripercorso Pala - è stata firmata a consegna lavori e subito l’impresa ha chiesto una sospensione. A febbraio ‘24 si è ripreso a lavorare per liberare gli spazi dell’ex magazzino e le prime opere di demolizione che hanno fatto emergere il problema e portato a una nuova sospensione ad aprile. Da alcuni mesi si è ripreso, con la palificazione di rinforzo per il parcheggio interrato".
I prossimi passi e la variante al progetto
Da fare c’è tanto: rimediare, innanzitutto, a quegli inconvenienti (le soluzioni sono già state trovate e hanno ricevuto l’ok dalla Sovrintendenza), e completare il parcheggio sotterraneo.
Nel frattempo, questione di settimane, Pala dovrebbe proporre alla giunta una variante di progetto con l’ampliamento del parcheggio sotterraneo, l’aggiunta di un edificio a prolungare l’ala oggi dedicata alle sale studio trasferendo lì la sala conferenze prevista in una parte dell’ex magazzino/futuro Museo Frera e di una "fodera su quest’ultimo oltre alla realizzazione di un secondo spazio museale al piano inferiore.
"Faremo in tempo"
Le domande chiave delle minoranze: si farà in tempo per il 31 marzo 2026, scadenza indicata dal PNRR, e si resterà anche con la variante nei costi? Qui si incastra il "provvidenziale" finanziamento del Ministero dei Beni Culturali da ulteriori 2,5 milioni che, ha spiegato Pala, permette di concentrare i 5 milioni PNRR sui soli interventi strutturali e scorporare quelli per gli allestimenti.
"Il nuovo edificio sarà un prefabbricato, così come il parcheggio sotterraneo - ha sottolineato Pala - che ci permetterà di ridurre tempi e costi. A conti fatti, per la fine dell’anno prevediamo di essere in una buona situazione".
Quindi, a fine marzo tutto pronto? No, perchè come detto tutto il capitolo allestimenti sarà legato al finanziamento Ministeriale, con una gara d’appalto nuova, e che a differenza di quello PNRR non prevede scadenze. A marzo ci sarà, per dirla con le parole della consigliera Pd Stella Casola, "una bellissima scatola vuota". Per riempirla, salvo intoppi e sorprese, potrebbe poi essere solo questione di settimane.