Ristorni, il sub-emendamento "salva" i piccoli Comuni di frontiera. Ma non Varese
Il "correttivo" proposto da Pellicini, Mascaretti e Candiani salva la soglia al 3% per i Comuni fino a 15mila abitanti. Solo Varese non riceverà i ristorni dalle tasse dei frontalieri. Gadda: "La pezza è peggio del buco"
Approvato in Commissione Bilancio il sub-emendamento firmato da Andrea Pellicini, Andrea Mascaretti e Stefano Candiani che "corregge" il rialzo della soglia chiesta ai Comuni per accedere ai ristorni delle tasse dei frontalieri dal 3 al 4% della popolazione. Ma se possono festeggiare i piccoli, non lo fa Varese, unica città che dovrà rinunciare a fondi per 4 milioni di euro.
Ristorni frontalieri, questione di percentuali
Ultima puntata di una questione che ha scaldato le discussioni politiche nelle zone di confine negli ultimi giorni. Il Governo infatti, aveva presentato un emendamento alla Manovra di Bilancio chiedendo di modificare il contenuto del decreto del Ministero dell'Economia di quattro mesi fa che stabiliva i criteri per la ripartizione dei ristorni delle tasse dei frontalieri.
Modifiche che prevedevano l'innalzamento della soglia di popolazione frontaliera dal 3% al 4% (com'era stato fino a un anno fa) e che indicava come utilizzo prioritario per le somme non distribuite (che sarebbero state assegnate alle Province) l'utilizzo per la compensazione delle ricadute socio-economiche delle crisi aziendali del territorio di confine.
Levata di scudi delle opposizioni e dei Comuni
Emendamento che dal centrosinistra e dagli stessi territori di confine è stato subito attaccato, con il consigliere regionale Samuele Astuti che l'aveva visto come l'ennesimo accanimento "contro i territori di confine da parte del governo guidato da Giorgia Meloni, con il pieno sostegno della Lega e di Fratelli d'Italia", "dimostrando totale disprezzo per i Comuni lombardi e per i lavoratori frontalieri. La decisione di modificare la normativa sui ristorni - aveva dichiarato - è un atto scellerato che penalizza i nostri territori, sottraendo risorse essenziali per garantire servizi fondamentali come la manutenzione delle strade e il sostegno al welfare locale".
Questione di soldi, ma anche di tempistiche: in queste settimane i Comuni stanno chiudendo i bilanci di previsione per i prossimi anni, e la perdita di risorse prima previste (e "sostenute" dal decreto del Mef) rischiava di avere effetti esplosivi.
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Il sub-emendamento
Tra martedì e mercoledì, in Commissione Bilancio alla Camera è arrivata la correzione, con una proposta (approvata) firmata per Fratelli d'Italia da Andrea Pellicini e Andrea Mascaretti e per la Lega da Stefano Candiani.
Proposta che tiene salva la soglia del 3%, ma solo per i Comuni fino a 15mila abitanti e che non tocca l'utilizzo del "non distribuito" per il sostegno di chi perde il posto di lavoro nelle crisi industriali.
"E’ stato un lavoro corale - ha dichiarato Pellicini - per il quale ringrazio i miei colleghi Candiani e Mascaretti. Il loro contributo è stato fondamentale. Grazie a questo emendamento, circa una ventina di piccoli comuni delle province di Varese e Como riusciranno a chiudere i bilanci. Ne abbiamo parlato al ministro Giorgetti che ringraziamo perché ha condiviso l’emendamento - sottolineano in parlamentari Candiani e Mascaretti-. In questo momento di grave crisi parte dei ristorni che tornano nei nostri comuni é giusto che sia destinato a sostenere i lavoratori che perdono il posto di lavoro. Ma altrettanto é importante che siano chiamati a fare la propria parte solo i comuni più grandi, preservando, invece, le risorse trasferite ai nostri comuni più piccoli".
Paga Varese
Chi non festeggia è certamente Varese, unica città che si troverà fuori dall'elenco dei Comuni destinatari di ristorni, e che "saluta" così 4 milioni di euro. Esclusione che già martedì notte era stata censurata dalla deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda:
"Questo sì che è un emendamento contro la città di Varese, che sarebbe di fatto l’unica a venire esclusa dai ristorni. Poi che i consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non si lamentino per le buche in città. Il governo presentando l’emendamento alla legge di bilancio ha già fatto uno scivolone che ha scatenato le proteste di tanti sindaci di ogni colore politico. Ma questa pezza è peggio del buco. Lo dico al governo Meloni e ai deputati di maggioranza, se volete fare qualcosa di utile approvate i miei emendamenti. Ho depositato la versione che riporta la soglia per percepire i ristorni al 3% e pure quella all’1%. Per altro sarebbe un atto di giustizia dare a Cesare quel che è di Cesare, cioè dare ai comuni i fondi correlati agli effettivi residenti frontalieri".
Candiani: "Giusto che chi ha di più contribuisca"
Solo un caso che si colpisca Varese?
"Si applica il principio di proporzionalità, ed è giusto che Varese che ha di più contribuisca di più a far fronte alle conseguenze delle crisi aziendali che stanno colpendo il territorio provinciale a danno di centinaia e centinaia di lavoratori. Ribadisco: non c'è alcuno "scippo", come invece dichiarato dal centrosinistra, che dovrebbe invece dire ai lavoratori che stanno per perdere il posto di lavoro che preferiscono prendere quei soldi e usarli per fare marchette e mezzi marciapiedini, piuttosto che utilizzarli per sostenere il peso sociale e il reinserimento nel mondo del lavoro di chi il lavoro lo sta perdendo proprio ora in Provincia di Varese"