Cislago, grazie alla Pro loco rivive la storia di un soldato bergamasco
Villa Isacchi ha ospitato l’autore Carlo Galfrascoli, che ha presentato il romanzo storico scritto «a quattro mani» con Rocco Palumbo.

Cislago, la suggestiva location di Villa Isacchi ha ospitato, nella serata di martedì, l’autore cislaghese Carlo Galfrascoli, che ha presentato il romanzo storico «Un soldato bergamasco in Calabria», scritto «a quattro mani» con Rocco Palumbo.
Cislago, grazie alla Pro loco rivive la storia di un soldato bergamasco
«L’evento, organizzato dalla Pro loco, è andato molto bene. Erano presenti 42 persone (c'è spazio per migliorare, ma il numero è già interessante per una serata letteraria)», commenta il presidente Fabrizio Mazzucchelli, aggiungendo: «Le emozioni sono state numerose: i racconti in prima persona di Palumbo, coautore, hanno dato il giusto peso al racconto dei fatti narrati nel libro. Abbiamo assistito in diretta a una "carrambata": un presente ha scoperto che conosceva i parenti del protagonista. Questo episodio ha contribuito a rendere ancora più bella la serata. Sono soddisfatto». I nonni di Palumbo erano soliti omaggiare la lapide del soldato Andrea Benzoni, un «angelo» inviato dall’esercito per aiutare gli sfollati dopo il tragico terremoto che colpì Messina nel 1908. Ed è stato proprio quel ricordo dell’infanzia ad averlo spinto a chiedere l’aiuto di Galfrascoli, professore di italiano e latino in pensione, per scrivere un romanzo storico ispirato alla vita di quell’«eroe» dimenticato. Sono serviti due anni di lavoro, tra ricerca storica e scrittura, per dare vita a «Un soldato bergamasco in Calabria», romanzo pubblicato da «Ctl Editore». La stesura è iniziata nel 2017 quando Palumbo, ex cuoco sulle navi e ora addetto del reparto di pescheria di un supermercato mozzatese, ha chiesto a Galfrascoli, ex docente del Collegio Bentivoglio, di aiutarlo.