Busto Arsizio

Alcol a minorenni, un mese di chiusura per il "Sempre Pronto" di Busto

I controlli dopo i soccorsi per una ragazza ubriaca e colpita da un malore.

Alcol a minorenni, un mese di chiusura per il "Sempre Pronto" di Busto
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Il Questore della provincia di Varese ha disposto la chiusura del bar “Sempre Pronto” di piazza San Giovanni a Busto Arsizio per 30 giorni da ieri 12 maggio.

Vendeva alcol a minorenni: chiusura per un mese

All'origine del provvedimento proposto dal Commissariato di Polizia di Busto, l'evidenza che il locale di piazza San Giovanni vendeva alcolici e superalcolici a minorenni e a ragazzi e ragazze con meno di 16 anni.

A mettere in allarme i poliziotti è stata inizialmente una ragazzina, soccorsa da una Volante che l’ha trovata in strada ubriaca e colta da malore. La minorenne ha spiegato di avere consumato poco prima dei cocktail nel bar in questione, da lei pagati e a lei personalmente serviti senza che nessuno degli addetti le facesse domande sulla sua età, peraltro evidentemente inferiore ai 16 anni.

Controllo in borghese

Dopo aver acquisito informazioni sull’esercizio pubblico e aver ricevuto conferme sulla abituale e disinvolta somministrazione di alcol a giovanissimi clienti, gli uomini del Commissariato hanno effettuato un servizio in borghese, mescolandosi ai clienti, per verificare anche direttamente le segnalazioni ricevute.

Hanno così potuto constatare che in poco tempo a cinque giovanissimi di età inferiore ai 16 anni, oltre che a minorenni di 16 e 17 anni, venivano serviti senza alcun accertamento sulla loro età, alcolici a base di gin, rum e vodka. Somministrazioni che, oltre a costituire illeciti di natura penale e amministrativa tra l’altro replicati anche dopo le prime contestazioni dei poliziotti, rendono il locale oggettivamente pericoloso per l’ordine pubblico e per i clienti minorenni; questi, sotto l’effetto dell’alcol che ne insidia la salute, potrebbero più facilmente rendersi protagonisti di quei comportamenti pericolosi per sè e per gli altri che purtroppo caratterizzano la cosiddetta “mala movida”.

Da qui, oltre alle denunce e alle contestazioni amministrative per i singoli illeciti riscontrati, la proposta del Commissariato e la decisione del Questore di sospendere l’attività del locale per 30 giorni applicando l’art.100 del TULPS