Sostegno all'economia

Coronavirus Lombardia: via libera a cassa integrazione e aiuti alle imprese

La Giunta Fontana: "Il provvedimento sarà attivo con effetto retroattivo e con uno stanziamento di 135 milioni di euro”. 

Coronavirus Lombardia: via libera a cassa integrazione e aiuti alle imprese
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Nella giornata di ieri, al termine della ‘Segreteria tecnica del Patto per lo sviluppo’ - individuata come task force per la gestione delle misure anti crisi economica da Coronavirus riunita in urgenza a Palazzo Lombardia, sotto il coordinamento di Fabrizio Sala - sono state avanzate richieste mirate. Oggi la conferma sull'ottenimento della cassa integrazione (in copertina, Rizzoli, Sala e Fontana).

Coronavirus: richieste e risultati della Task Force

Ecco le richieste concrete avanzate ieri dal Patto per lo Sviluppo a tutela dell'economia lombarda che si trova a fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

Immediatamente disponibili gli ammortizzatori sociali (Cassa integrazione e cassa integrazione in deroga) con effetto retroattivo al 23 febbraio. Nella fattispecie si è chiesta l’estensione della cassa integrazione in deroga per 3 mesi. Ciò permette di estendere a tutti i lavoratori strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità sostitutive del reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche.

Indennità per coprire la perdita di fatturato delle imprese con criteri oggettivi come la riduzione di fatturato con riferimento alla media del triennio precedente.

Si chiede inoltre al Governo di costruire sistemi universali di sussidi per la riduzione delle attività anche per i titolari di imprese artigiane, micro - imprese, partite IVA e lavoratori autonomi.

Immissione di liquidità alle imprese, ai lavoratori autonomi e alle partite Iva è fondamentale, oltre che la sospensione dei tempi di versamento di contributi, imposte, tasse e rate di mutui e leasing.

Stamane il presidente Attilio Fontana ha confermato:

"Regione Lombardia ha così acquisito il via libera anche dalle Parti Sociali per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa integrazione in deroga a favore della imprese lombarde. Il provvedimento sarà attivo con effetto retroattivo e con uno stanziamento di 135 milioni di euro”. 

Coronavirus: via libera alla cassa integrazione

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione, Melania Rizzoli – è quello di estendere a tutti i lavoratori strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità sostitutive del reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche. In altre parole, vogliamo aiutare le imprese a sospendere i rapporti di lavoro anziché procedere con licenziamenti. Riteniamo che solo così si possano contemperare le esigenze delle imprese impegnate a garantirsi la loro stessa sopravvivenza con quelle dei lavoratori di continuare a percepire redditi”.

“Per questo, già prima della stesura del decreto legge originariamente destinato solo alla cosiddetta ‘zona rossa’- ha spiegato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala – abbiamo chiesto e ottenuto che la cassa integrazione in deroga fosse riconosciuta fin da subito in tutto il territorio di regione Lombardia”.

“Oltre all’accordo sugli ammortizzatori in deroga – ha quindi spiegato l’assessore regionale al Bilancio e Finanza, Davide Caparini – con le Parti Sociali abbiamo condiviso anche le proposte che intendiamo avanzare sia in sede di conversione del decreto legge 9/2020, già incardinato al Senato, sia in vista del prossimo provvedimento economico già annunciato dal Governo”.

La task force con il partenariato sociale si riunirà ancora in video conferenza mercoledì prossimo, per un costante aggiornamento e per un continuo presidio a sostegno dei lavoratori e delle imprese lombarde.

Fontana: "Previsione impossibile"

Il presidente Fontana ha inoltre chiarito:

“La situazione è grave dal primo momento, dal primo momento ci sono dei comparti che hanno subito dei grandi colpi (turismo, ristorazione).  Noi come Regione Lombardia abbiamo mantenuto un contatto costante con tutte le categorie produttive, i rappresentati di categorie e i sindacati. Sulla base di queste richieste abbiamo presentato un pacchetto di aiuti al Governo, per affrontare i problemi di tutti: sia il lavoratore dipendente, con cassa integrazione in deroga, ma anche aziende e autonomi, professionisti e grandi imprese. Per tutti abbiamo presentato delle richieste specifiche e che, se applicate, potrebbero dare nell’immediato un aiuto. Abbiamo raggiunto un accordo coi sindacati per lo smart working. Credo che da parte nostra si stia facendo un lavoro immenso, mi auguro che si seguano le richieste presentate”.

E sui tempi necessari per il rientro alla normalità il leghista ha spiegato:

“Abbiamo parlato con gli esperti, impossibile fare una previsione sulla carta perché siamo la prima esperienza monitorata in maniera scientifica. Noi crediamo che se ci sarà la collaborazione dei cittadini, nello spazio di qualche settimana, la situazione potrà tornare alla normalità. Senza, questa situazione durerà ancora molto tempo. Per il bene dell’economia prima riusciamo a risolvere il problema, meglio è”.

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